Cronaca

Focolai covid a Salerno e provincia, l’infettivologo Greco: “Carica virale bassa”

Non desterebbero preoccupazione i piccoli focolai di Salerno e provincia. Lo afferma Luigi Greco, infettivologo intervistato da Sabino Russo per Il Mattino. I piccoli focolai erano prevedibili, ma la carica virale è bassa” ha spiegato l’esperto. “L’aspetto più interessante degli ultimi casi è che rispetto a prima che non riusciamo a capire come si siano infettati, perché non siamo riusciti a trovare, diciamo così, l’untore. Questo fa pensare che sotto sotto ci siano dei soggetti che possono aver contagiato e che non sono stati individuati e quindi possono ancora contagiare. Ovviamente nel tempo si va diradando la possibilità che ci possano essere, poi, nuovi casi. Se questi non si registrano vuol dire che hanno smesso di essere contagianti e hanno finito la loro evoluzione”.

Coronavirus, la situazione dei focolai di Salerno e provincia

“Sono stati fatti circa 400 tamponi sui contatti. Smentisco chi sostiene che non siano stati trovati positivi perché non li hanno cercati – afferma Greco – Se pensiamo al caso di Capaccio, il signore ha fatto un viaggio in macchina dal Nord con la figlia e non è stata contagiata. Questo conferma la ridotta contagiosità, sia perché la carica è bassa, sia perché non dà malattia. Il virus muta, cambia e chi dice che non è così mente. Questo sarà il problema grosso che si potrebbe avere col vaccino, che potrebbe essere efficace su alcuni ceppi e non per altri”.

L’analisi del dottor Greco

“Dobbiamo vedere solo i lati negativi, perché dobbiamo far paura alla gente, ma ci sono stati degli eventi, come i festeggiamenti dopo la finale di coppa Italia o gli assembramenti della movida, per i quali ci aspettavamo una recrudescenza e non è successo. Questi piccoli focolai non hanno prodotto quello che si pensava. Un asintomatico avrebbe dovuto aver contagiato un familiare, un collega. I contatti, invece, non sono stati infettati. Questo vuol dire che molto probabilmente la carica virale è bassa. Mentre prima sapevamo che chi aveva avuto un contatto con degli infetti veniva contagiato e che a sua volta contagiava altre persone, oggi succedono queste cose strane, con persone che non sanno come sono venute a contatto col virus e asintomatici che non hanno infettato altri”.


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