Cronaca

Corruzione: arrestato funzionario Acer, beccato mentre intascava una mazzetta

Il funzionario azzerava le morosità per far scalare le graduatorie

Beccato mente intascava una tangente per garantire una casa a chi la occupava abusivamente. Arrestato con l’accusa di corruzione Giovanni Scafuro, 65 anni, funzionario responsabile dell’unità operativa complessa-settore inquilinato dell’Acer, Agenzia campana edilizia residenziale, della provincia di Salerno.

Mazzette per regolarizzare gli abusivi negli alloggi dell’ex Icap

Come riporta Il Mattino, con lui i carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Salerno, agli ordini del colonnello Gianluca Trombetti e del tenente colonnello Giancarlo Santagata, hanno arrestato in flagranza di reato, ovvero nel pagamento di una mazzetta, anche una coppia di coniugi, D.M.F. e B.M.. I tre, invece che vedersi presso la sede salernitana dell’Acer, avevano preferito darsi appuntamento a Mercato San Severino. La casa che era stata destinata alla coppia, invece, si trova a Castel San Giorgio.

Le indagini

La procura di Nocera Inferiore, non appena ricevuta la segnalazione dei militari dell’Arma, ha deciso di dare esecuzione all’arresto per corruzione ipotizzando che il funzionario, abusando della sua posizione, si sia prestato a regolarizzare illecitamente l’occupazione abusiva di un alloggio popolare (modificando le graduatorie di ammissione al beneficio inserite nel sistema informatico), a fronte di una somma di denaro. Nel caso specifico Scafuro è stato acciuffato mentre gli venivano consegnati 1.500 euro, a parziale saldo della somma pattuita di 3.000 euro per sistemare la loro posizione alloggiativa. In pratica la coppia occupava da tempo, abusivamente, un immobile Acer a Castel San Giorgio.

Il meccanismo

L’uomo, attraverso un meccanismo informatico sul quale ora i carabinieri stanno cercando di far luce, cancellava le morosità, nel caso della coppia arrestata era di 17mila euro, dovuti dal precedente beneficiario occupante a giusto titolo e rifaceva una nuova assegnazione a loro. Gli arrestati sono ora in attesa della convalida del fermo. Nel corso della giornata di ieri, comunque, i carabinieri del Reparto operativo hanno provveduto ad eseguire, su decreto della procura di Salerno, a perquisizione locale e personale a carico del funzionario, ed esteso anche agli uffici dell’Acer, con conseguente sequestro di pratiche amministrative dell’ente per l’ulteriore svolgimento delle più ampie indagini concernenti il fenomeno.

Le ipotesi degli inquirenti

Secondo i carabinieri la coppia arrestata non è la sola ad aver usufruito del servizio del funzionario. L’ipotesi è che ci siano altre famiglie ad aver sottoscritto il patto illecito e, in questo modo, scavalcato le graduatorie. Non si esclude neanche che Scafuro possa aver usufruito dell’aiuto di altri dipendenti dell’Agenzia per “mettere a posto” le pratiche e agevolare quanti decidevano di pagare.

Un comportamento non soltanto contrario ai doveri di ufficio ma illegale perché penalizzante nei confronti di tanti aventi diritto alla casa e perché avrebbe causato un enorme buco nella casse dell’Acer per versamenti dovuti e mai eseguiti, eppure risultanti tutti saldati. Le indagini, dunque, proseguono. E le carte acquisite avrebbero già fornito agli investigatori interessanti spunti.

Fonte: Il Mattino

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