Cronaca

Incatenata all’ospedale, la sindaca di Battipaglia: “Necessario compiere gesto eclatante”

La protesta della sindaca di Battpaglia incatenata all'ospedale: "Un gesto estremo, nei confronti di una direzione aziendale latitante"

La sindaca di Battipaglia torna sulla protesta all’ospedale. “In talune occasioni per cercare di ottenere qualcosa di estremamente importante per la  comunità è necessario compiere un gesto eclatante” ha spiegato Cecilia Francese commentando il gesto di ieri.

“Ed è quello che ho fatto, lunedì, 1 marzo, allorquando in segno di protesta, a tutela del diritto alla salute della mia città, mi sono incatenata all’ingresso del nostro nosocomio cittadino. Un gesto estremo, posto nei confronti di una direzione aziendale grandemente latitante sui tanti problemi che stanno investendo l’ospedale di Battipaglia. Tutto ciò dopo numerosi inviti e solleciti andati pressoché a vuoto”.

Battipaglia, la protesta della sindaca incatenata all’ospedale

“Al riguardo, mi preme sottolineare come, sin dal suo insediamento al vertice aziendale, ho invitato il Direttore Generale a visitare il presidio battipagliese, conditio sine qua non per comprendere le oggettive difficoltà nelle quali si sta operando. E mi riferisco ad un personale ridotto ai minimi termini, costretto a turni massacranti per garantire prestazioni in urgenza e programmate, affrontando anche casi di sospetti Covid. 

Infermieri, ad esempio, tenuti a garantire l’utilizzo di cinque sale operatorie dislocate su due piani nonché di infermieri che assistono pazienti in pronto soccorso in attesa dell’esito del tampone per poi accedere al successivo ricovero. In quest’ultimo caso, ad esempio, ci si potrebbe ovviare se solo la Direzione Generale autorizzasse l’esecuzione di tamponi molecolari rapidi anche presso il nostro presidio, come già avviene in tutti gli ospedali maggiori e non dall’Asl” ha dichiarato Cecilia Francese.

“Come dimenticare, inoltre, il settore materno infantile e della terapia neonatale, unico presidio a garantire le urgenze legate alla gravidanza e al nascituro, unico baluardo della Piana del Sele. Questi sono soltanto alcuni dei punti critici illo tempore già rappresentati al Direttore Generale ma a tutt’oggi irrisolti. Un silenzio “assordante” che si è protratto anche nella giornata di lunedì laddove non ho ricevuto alcuna risposta dal medesimo, che ancora una volta evita il confronto su tematiche delicate;  siffatto comportamento risulta poco rispettoso nei confronti di un Sindaco che rappresenta una città di oltre 50 mila abitanti e con una realtà ospedaliera che serve l’intera Piana del Sele.

La mia richiesta è semplice, ovverosia l’intervento del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e di tutte le istituzioni interessate, affinché il Direttore Generale si rechi presso la predetta struttura per incontrare i livelli istituzionali locali ed i rappresentanti dei medici e del personale ospedaliero”.

La richiesta di Cecilia Francese

Fermo restando ciò, tale protesta ha già raggiunto un importante traguardo. In particolare, nella richiesta di convocazione della Direzione Generale e della Direzione Sanitaria Ospedaliera, prevista per lunedì 8 marzo, avente ad oggetto “Organizzazione e semplificazione del servizio vaccinazione Covid over 80 del distretto sanitario 65”, verrà inserito anche il punto relativo al presidio di Battipaglia denominato “Criticità nosocomio Santa Maria della Speranza” e finalizzato all’istituzione di un tavolo tecnico per approfondire le tematiche sollevate dagli operatori e dalle istituzioni locali. L’incontro si terrà presso la sede della Direzione Sanitaria Ospedaliera di Battipaglia.


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