Furgone sulla folla a Barcellona: è attentato, scatta l'emergenza

BARCELLONA. Lo scontro del furgone a Barcellona contro la folla è un attentato terroristico.

Quello che, poche ore fa, era stato riportato come un presunto attentato ora ha ricevuto la sua verifica ufficiale e subito scattano le misure di emergenza del caso.

Sostenitori Isis, infatti, stanno celebrando l’attacco rivendicandolo e facendo nuove minacce alla Spagna proprio come è accaduto con gli altri attentati nei mesi precedenti.

L’ambasciata italiana a Madrid emana un comunicato avvertendo tutti i connazionali in zona sul da farsi: “Avviso ai connazionali. Si comunica che, per richieste di informazioni relative all’emergenza in corso a Barcellona, è attivo il seguente numero del Consolato Generale d’Italia a Barcellona: 0034 934 677 306“.

Subito si è messa al lavoro anche l’unità di crisi della Farnesina attraverso la verifica della presenza di connazionali italiani sul posto.

Una verifica che, si pensa, non tarderà ad arrivare mentre cominciano ad arrivare via Facebook  le prime testimonianze dell’attentato. Tutte diffuse grazie a Facebook che nel frattempo ha attivato il sistema “Safety Check” per la città di Barcellona, permettendo a tutti quelli in zona di poter avvertire i propri cari del proprio stato di salute.

“Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva. Adesso non ci fanno uscire, sentiamo che fuori c’è la polizia, ma da qui non vediamo niente. Ci stanno portando al piano inferiore del negozio”

“Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi, ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, – afferma un giovane italiano nella sua testimonianza su Facebook – in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi. Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa sia successo. Amici di Barcellona scrivetemi qui per favore”.

Cominciano, poi, ad arrivare anche le prime testimonianze di cittadini del Salernitano.

“Ci siamo immediatamente resi conto che stava succedendo qualcosa di grave – fanno sapere Katia Botta di Teggiano e Ludovico Morone di Caggiano – Le sirene della Polizia hanno cominciato a rimbombare in ogni dove. Eravamo poco distanti dal luogo dell’incidente e impauriti siamo ritornati di corsa a casa. Ci teniamo a far sapere a tutti i nostri cari e conoscenti che fortunatamente stiamo bene“.

“Fino alle 16 siamo stati nei pressi del luogo della tragedia – dichiarano Alex Mele e Maurilia Morcaldi di Sala Consilina – Poi siamo ritornati in albergo dove abbiamo saputo dell’attentato. Da una settimana ci troviamo qui a Barcellona in vacanza. Siamo sconvolti ma vogliamo rassicurare i nostri familiari che stiamo bene”.

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