Davide Bruno: «Mi scuso per lo spettacolo indecoroso offerto dal Pd»
BATTIPAGLIA. Davide Bruno come Francois Mitterrand. Con le dovute proporzioni, il segretario cittadino del Pd ammette di pensare a lui e al congresso d’Epinay – in cui Mitterrand rifondò la sinistra francese nel 1971 – per sancire il rinascimento del centrosinistra di Battipaglia. «Non mi dimetto, andrò avanti nel mio mandato che si concluderà a luglio del prossimo anno», ha detto Bruno all’inizio della conferenza tenutasi ieri mattina presso la sede cittadina del Pd. «Abbiamo perso le elezioni, siamo arrivati quarti con il nostro candidato sindaco Enrico Lanaro su otto concorrenti. Mercoledì scorso, ho rimesso il mio mandato al direttivo e ho fatto un’analisi dell’ultimo anno. Le mie dimissioni sono state rifiutate, se ne riparlerà al congresso». Secondo Bruno, comunque, «c’è stata una grande confusione.
Chiedo scusa per lo spettacolo indecoroso offerto dal Pd negli ultimi mesi. Faremo un’assemblea a metà luglio per riorganizzarci» Bruno ha poi ricordato la campagna elettorale del Pd. «La storia è iniziata la scorsa estate: avevo proposto a Motta di fare un passo indietro e di riunire tutti coloro che avevano sostenuto De Luca alle regionali, trovando insieme un candidato sindaco. Rifiutò. Fino allo scorso gennaio, c’erano tre ipotesi: il segretario provinciale Nicola Landolfi, Pietro Ciotti o Nicola Vitolo. Rischiavamo di non essere presenti, mentre altri lavoravano già da mesi. Le primarie hanno rappresentato l’ultima spiaggia. Peccato che siano stati introdotti altri candidati (Nicola Oddati) per smantellare quanto era stato costruito». Il segretario ammette che «Lanaro è stato tre persone diverse, prima e dopo le primarie e in campagna elettorale. Nel corso dei mesi ha costruito un gruppo con Alfredo Liguori, Luigi D’Acampora, Mimmo Zottoli e altri. Un impianto che si è smantellato: alcuni sono andati con Motta e altri che pensavano a ipotesi alternative che hanno creato ulteriori divisioni».
