CronacaSenza categoria

Delitto Fornelle, nuovo giallo: sotto l’unghia di Tura un Dna sconosciuto

SALERNO. Sotto l’unghia dell’indice di Eugenio Tura De Marco vi è un dna sconosciuto. Un particolare questo che potrebbe avvalorare, se corrispondesse a quello di Luca Gentile, la tesi della legittima difesa. La presenza di liquido ematico sotto l’unghia della mano del carrozziere del centro storico ucciso da Luca Gentile nel febbraio di due anni fa è stato evidenziato ieri mattina, nel corso dell’udienza per il rito abbreviato dai difensori del giovane, Enrico Lizza e Luigi Gassani.

Liquido ematico che presenta un Dna sconosciuto. Una discussione durata oltre due ore quella degli avvocati difensori del 22enne reo confesso e che ha posto l’accento proprio sulle risultanze dei risultati degli esami effettuati dai carabinieri del Racis. Risultati che sono giunti nelle mani di Pm e difensori solo dopo la perizia effettuata su disposizione della Procura di Salerno.

Gli avvocati Enrico Lizza e Luigi Gassani – si legge su Il Mattino oggi in edicola – hanno imperniato la propria arringa quasi tutta sulla legittima difesa e su quella che potrebbe essere stata una reazione violenta del ragazzo dopo l’ennesimo tentativo di approccio sessuale subito dal carrozziere sessantenne.

Dna che, secondo Lizza e Gassani, apparterrebbe a Luca Gentile. Una ipotesi che riporta, a sua volta, alla tesi sulla colluttazione che i due avrebbero avuto all’interno della cucina dell’appartamento delle Fornelle dove è avvenuto il delitto e che sarebbe dimostrata, secondo la difesa, da quel graffio che il ragazzo aveva tra la guancia e il collo la sera dell’arresto.

Intanto, rispetto ai trent’anni richiesti dall’accusa, la difesa di Gentile ha chiesto al gup il riconoscimento delle attenuanti generiche, della reazione per difesa e anche dell’assenza del vincolo parentale tra i due essendo Gentile e Daniela Tura De Marco, la figlia della vittima, fidanzati da pochissimo tempo.

La ragazza è invece a giudizio, con rito ordinario, per concorso in omicidio in quanto, secondo quanto è emerso dai messaggi Whatsapp cancellati e recuperati dal Racis, era a conoscenza di quanto accaduto. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 28 settembre.

Fonte: salernonotizia

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio