AGROPOLI. Dichiarava di essere povero ma la guardia di finanza gli sequestra beni per il valore di circa 25 milioni euro. È accaduto ad Agropoli, dove a seguito delle indagini condotte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Salerno il Gip del tribunale di Vallo ha emesso il provvedimento nei confronti di un imprenditore locale.
Nel procedimento risultano indagate diverse persone per i reati di rasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.
L’imprenditore in questione, operante nel settore edile e nel commercio di automobili, già nel 2013 fu destinatario di una prevenzione patrimoniale in quanto sottoposto a procedimenti penali per usura ed estorsione. Gli altri individui coinvolti nella vicenda sono indagati per gli stessi reati.
Durante gli accertamenti dei finanzieri è emerso che, a seguito della misura di prevenzione, l’uomo si era avvalso di diversi prestanome, per lo più familiari, ai quali avrebbe intestato diversi beni e quote di società, adesso sottoposte a sequestro.
Le società in questione sono la Centro Auto A.P. Srl, la A.&P. Costruzioni Generali Srl, la MA.RI. Srl, la Ice FactorySrl, la P.CA.SA. Costruzioni Srl e la Auto Centro Srl, tutte operanti nel settore edile; nonché la Centroauto Abbate Srl e la Centro Auto di Longobardi Giovanni & Co. Snc, operanti invece nel diverso settore del commercio di autoveicoli.
Sequestrati inoltre diversi beni di ingente valore economico, tra un centinaio di terreni e fabbricati situati nel cilento, 9 cantieri edili aperti e con opere in corso per la realizzazione di decine di appartamenti tra Agropoli e Castellabate.
Dalle indagini emersa anche la cointeressenza dell’imprenditore nella gestione di un noto ristorante salernitano. Contemporaneamente al sequestro sono state eseguite diverse perquisizioni in provincia di Salerno, Napoli e Roma nelle abitazioni e in alcune sedi delle società coinvolte.