Cronaca

Università di Salerno, esami in cambio di regali | Studenti ricchi pagavano tasse ridotte

Esami e tasse: la storia dei dipendenti arrestati all'Università di Salerno nell'ambito dell'operazione della Guardia di Finanza

L’Università di Salerno è stata travolta dallo scandalo dei dipendenti arrestati con le accuse di accesso abusivo al sistema informatico, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, e di induzione indebita a dare utilità. Ma chi sono dipendenti infedeli, come e in cambio di cosa hanno agevolato alcuni studenti, anch’essi indagati?

Dipendenti arrestati all’Università di Salerno: falsi esami e tasse “agevolate”

Dalle indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza in seguito alla segnalazione dell’Ateneo, è emerso un giro di “favori”. In primo luogo sono state rilevate irregolarità nella procedura di immatricolazione di due studenti, i quali erano iscritti alla Facoltà di Medicina, pur senza essersi classificati in posizione utile nella graduatoria unica nazionale di merito dei test d’ingresso.

In quell’occasione, era subito emerso che l’iscrizione era stata effettuata materialmente da un dipendente dell’Università (Carmine Leo, 65 anni), attraverso l’accesso abusivo al Sistema Informatico di Segreteria. I successivi approfondimenti investigativi hanno evidenziato inoltre che l’indagato era solito utilizzare le proprie credenziali per attestare falsamente esami universitari in realtà mai sostenuti dagli studenti beneficiati, in cambio di regali (particolare curioso, anche fumetti da collezione).

Aiuti anche sulle tasse

Determinante si è rivelato il contributo del secondo indagato, sempre un dipendente amministrativo (Carmine Cioffi, 53 anni), che indirizzava al collega quegli universitari che, essendo venuti a conoscenza del meccanismo di frode, chiedevano di essere “aiutati” in qualche modo. Altra condotta di rilevanza penale posta in essere da Carmine Leo sempre in pregiudizio dell’Università – era quella di far risultare gli studenti in fasce di reddito favorevole, senza tener conto delle reali condizioni economiche delle famiglie, cosi da consentire un indebito risparmio nel pagamento delle tasse di iscrizione.

Le indagini dei Finanzieri del Nucleo PEF di Salerno hanno consentito di ricostruire, in tutto, 34 casi di carriere universitarie artefatte, molte delle quali culminate nel conseguimento del titolo di laurea. Fondamentale si è rivelata la collaborazione dell’Ateneo che, anche al fine di evitare ulteriori manipolazioni, ha subito sospeso Carmine e, successivamente, su richiesta di questa Procura della Repubblica, ha pure congelato il sistema informatico, consentendo l’acquisizione di tutte le necessarie fonti di prova.

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