Cronaca

Donna impiccata a Capaccio Paestum, i familiari non credono al suicidio

CAPACCIO PAESTUMDonna impiccata a Capaccio Paestum, i familiari non credono al suicidio. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo di indagine sulla morte di Nataliya Ivashchenko, 35enne di nazionalità ucraina, trovata morta, impiccata al soffitto di casa, a fine agosto scorso.

I familiari non credono al suicidio

Come scrive La Città, i familiari della 35enne non credono al suicidio della donna che viveva nella contrada Cafasso di Capaccio Paestum. Secondo loro, la donna sarebbe stata uccisa. Sulla base di tali ipotesi, tutte da valutare, hanno presentato una denuncia e adesso si è in attesa dei riscontri dell’autopsia.

I dubbi e l’inchiesta

Nataliya Ivashchenko era conosciuta nella contrada di Cafasso. Era una donna dedita alla famiglia e al figlioletto, che bene si era integrata nella comunità locale. Numerosi i dubbi legati al tragico accadimento. Tra questi, il fatto che, secondo quanto raccontato dai familiari della 35enne, la congiunta aveva anche programmato alcune questioni da portare avanti nei giorni successivi a quello in cui è avvenuto il decesso.

La donna era madre di un bambino di 5 anni che mai avrebbe voluto lasciare. Il dramma si verificò intorno alle ore 21.30 di quel 25 agosto. I familiari, notando la sua assenza in casa, la cercarono ovunque, finché non fecero il macabro ritrovamento. La donna si era impiccata con una corda al soffitto dell’abitazione nella quale viveva. I funerali della donna vennero celebrati il 31 agosto scorso, quasi ad una settimana dalla morte, dopo che era stato operato l’esame autoptico.

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