Cronaca

La droga all’ingrosso a Pagani: la trattativa per lo sconto

"Devo fare questo discorso a tuo fratello. Devo sedermi a tavola e spiegargli questa cosa qui: io faccio solo da te, il torrese non lo contatto più"

Continua l’inchiesta sullo spaccio di droga a Pagani, con nuovi interrogatori agli imputati. Dalle intercettazioni è emersa una trattativa per il prezzo di una partita di cocaina destinata ai fratelli Fiore durata per giorni che ha portato l’affare a 45 euro al grammo. “Devo fare questo discorso a tuo fratello (Nicola Fiore, fratello di Carlo)…Devo sedermi a tavola e spiegargli questa cosa qui: io faccio solo da te, il torrese non lo contatto più… A me devi darmi due cose…se me li fa a 45 sono 90mila euro… in un mese ne prendo di più e faccio 90 più 15 sono 105, salendo la roba a 52, risparmio 3.500/5.000“.

Spaccio di droga a Pagani: le intercettazioni ai fratelli Fiore

Secondo quanto accertato dai carabinieri della tenenza di Pagani, Fiore a sua volta lo acquistata «a 36 euro al grammo e se anche lo vendeva a 42 e non a 45 avrebbe avuto il suo guadagno». Nella trattativa rientrano anche alcune pendenza che De Risi aveva con Fiore «a quanto ammontano?» chiede l’acquirente, «42.300» gli risponde il fornitore. Un dettaglio che, secondo il gip Piero Indinnimeo, rivela “la ponderosità degli acquisti fatta da De Risi”. 

Gli interrogatori

Scena muta ieri dinanzi al giudice per le indagini preliminari di Salerno da parte degli indagati torresi. Nei prossimi giorni si proseguirà con i paganesi. Intanto si è costituito uno dei tre indagati sfuggiti all’arresto dell’altro giorno, Massimo Ciullo. Sapeva di avere i carabinieri alle calcagna. È il 54esimo arresto eseguito sui 56 richiesti dal sostituto procuratore della Dda di Salerno, Elena Guarino, e del suo collega della procura di Nocera Inferiore, Davide Palmieri nell’ambito dell’operazione Delizia che ha consentito agli inquirenti di dare scacco matto ad una strutturata organizzazione paganese, facente capo a Giacomo De Risi, dedita proprio allo spaccio di droga. Associazione che aveva rapporti anche con il clan Gionta di Torre Annunziata per quanto riguarda le forniture di droga.

Le indagini

La particolarità dell’organizzazione era quella di affidare anche alle donne dei ruoli importanti. A partire da Raffaella Attianese, moglie di De Risi che, assieme al fratello, faceva parte del cerchio magico che tutto sapeva in merito all’organizzazione delle piazze e alla custodia del denaro. È lei che collabora a stretto gomito con il marito, agli arresti domiciliari, e che nel suo negozio Delicius raccoglie i profitti che portano i pusher e il saldo debiti di alcuni clienti.

Il ruolo di Argentina Varone

Ma altro personaggio femminile importante è Argentina Varone alla quale De Risi affida l’importante ruolo di corriere. È lei che, in più occasioni, ed accompagnata dalla figlia minorenne, per la quale procede la procura dei Minori, va dai Fiore a prelevare diverse centinaia di grammi di cocaina. Lasciata dalla madre all’ingresso del parco dove viveva il fornitore oaganese, la quattordicenne viene guidata attraverso una video chiamata al punto dell’appuntamento per prelevare la merce e portarla poi alla mamma. È proprio De Risi in più occasioni a chiedere alla Varone di andare con «la piccolina» perché “lì dentro è pericolosissimo“. Il riferimento è ad eventuali controlli degli investigatori. Compito della ragazzina, anzi -come la definisce il gip – la bambina era di mettere la droga in tasca.

Fonte: Il Mattino

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