Cronaca

Droga nella Piana del Sele, ecco le condanne per il “cartello”

Conquistavano nuove “piazze” di spaccio a suon di botte. È arrivata ieri la prima parte delle condanne per l’associazione che controllava la vendita di droga tra Campagna e Eboli. Il gup Renata Sessa del tribunale di Salerno ha condannato il “capo del cartello di Campagna”, il quarantenne Danilo D’Alterio, a 13 anni e 6 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 20 anni).

In dieci avevano chiesto il giudizio abbreviato. Il giudice ha inflitto pene per complessivi 27 anni di carcere. Al termine della camera di consiglio, il giudice ha letto il dispositivo con il quale ha condannato Maurizio Ciancio , 36 anni, di Eboli, detto “Ciancitiello”, a 9 anni di reclusione

Il figlio del “capo” Oreste D’Alterio , 21 anni, che era uno dei pestatori, è stato condannato, invece, a 4 anni e 8 mesi mentre sua madre Anna Papa , 43 anni, è stata assolta per non aver commesso il fatto. Stesso motivo di assoluzione anche per Mario Ruggiero , 27 anni, di Eboli.

Le altre condanne

Condanne contenute entro i cinque anni di reclusione, infine, sono stati inflitti ai gregari del gruppo di spaccio collegato a Danilo ‘O Napulitano: Vincenzo Stabile , 32 anni, (5 anni), Aldo Pastore , 25 anni, (5 anni), Cosimo Dianese, 26 anni, (5 anni), Cosimo Marotta , 44 anni, detto “Nasone” (2 anni e 10 mesi)

Il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Nicola Naponiello, Antonio Boffa , Costantino Cardiello , Pierluigi Spadafora , Stefania Pierro , Emanuele Rossomando e Giuseppe Russo . A far partire le indagini della mobile di Salerno fu il ricovero in ospedale ad Eboli di Cosimo Marotta, con la diagnosi di politrauma.

Il paziente tentò di sviare le indagini, raccontando di una improbabile rovinosa caduta. Le indagini dimostrarono, grazie all’ausilio delle intercettazioni, che Marotta era stato vittima di una brutale aggressione.

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