Cronaca

Eboli, accoltellò un pentito di camorra: già libero l’aggressore

EBOLI. Accoltellò al petto un pentito: due anni di reclusione a Marco Di Palma. Il pregiudicato del centro storico è tornato in libertà ieri pomeriggio subito dopo la sentenza di condanna del giudice Zambrano. Il magistrato ha derubricato il capo di imputazione da tentato omicidio in lesioni gravi.

Il pm Cantarella aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione. La rissa avvenne nel settembre scorso.

La rissa a settembre

Sotto casa di Di Palma arrivarono due pregiudicati. Uno era collaboratore di giustizia, l’altro spacciava e consumava droga. Tra i tre malviventi nacque una discussione. Apprezzamenti alla sorella di uno dei tre, sostiene qualcuno. Diverbio sul prezzo della droga, affermavano altri residenti.

Il movente non è mai stato scoperto. È notte fonda quando inizia il litigio. Di Palma colpisce Vincenzo A. e, senza scomporsi, torna a casa e si infila a letto. Il ferito viene accompagnato in caserma dall’amico pregiudicato. Ci penseranno poi i carabinieri a trasferire la vittima in ospedale. La coltellata non è profonda. Dopo la tac e i punti di sutura, Vincenzo A. viene dimesso con una prognosi di 20 giorni.

L’arresto di Di Palma

Raccolte le indicazioni del ferito, i carabinieri si precipitano nel centro storico e arrestano Di Palma. Il quarantenne ha numerosi precedenti penali. Rapina e spaccio di droga sono le contestazioni più importanti. Di Palma viene accompagnato a Salerno. Resterà in carcere poco meno di undici mesi, fino a ieri pomeriggio.

Dopo la sentenza il pusher è tornato in libertà. Soddisfatto del dispositivo l’avvocato Nicola Naponiello: «Siamo riusciti a dimostrare che sul coltello sequestrato a Di Palma non c’erano le sue impronte. Il reato di tentato omicidio è venuto meno. Di Palma subì un agguato sotto casa. Due persone si presentarono con il viso incappucciato e le mazze da baseball per aggredirlo».

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