Politica

Eboli: Antonio Conte spiega le motivazioni del suo passagio al MDP

EBOLI. Nella giornata di ieri è stato ufficializzato il passaggio dell’ormai ex gruppo consiliare del Pd ebolitano al neonato Movimento Democratici e Progressisti. Un passaggio di cui si mormorava da settimane e che i diretti interessati non hanno mai negato. Dopo aver confermato ieri il loro cambio di partito, insieme a 230 ex tesserati Pd, il capogruppo Antonio Conte ha deciso di comunicare ufficialmente le ragioni di questa scelta così drastica, che porterà sicuramente ad una scossa della scena politica ebolitana.

«Il gruppo consiliare del Pd di Eboli, insieme a 230 iscritti, non ha rinnovato la tessera del Pd, essendo venute meno con la deriva populista renziana le ragioni ideali e politiche che ne giustificavano l’appartenenza – ha dichiarato Conte nel comunicato stampa – abbiamo aderito, in coerenza con il nostro impegno e la nostra storia, al “Movimento Democratici e Progressisti» una differenza di visioni dunque, che già nei mesi scorsi era diventata evidente al parlamentino ebolitano.

Dopo aver mantenuto quindi il nome Pd in seguito alla scissione dell’epoca Melchionda, Antonio Conte ed i consiglieri Antonio Petrone e Teresa Di Candia hanno deciso di staccarsi da quello che secondo alcuni si è trasformato da Partito Democratico a Partito di Renzi. Conte ha quindi immediatamente messo in chiaro le ideologie che distingueranno MDP dal Pd: «la nuova formazione di sinistra che si ispira ai principi del socialismo riformista alla dottrina sociale della Chiesa è sorta, come primo nucleo istituzionale, dall’unione dei gruppi parlamentari dei riformisti di Sel che fanno riferimento a Pisapia e i riformisti del Pd che si richiamano a Speranza e Rossi».

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