Eboli, associazioni e comitati scendono in campo per la salvaguardia del Sele
EBOLI. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Città”, i comitati di quartiere e le associazioni del territorio, hanno svolto ieri un incontro organizzato dal costituente comitato “SeleD’amare”, insieme ai soci fondatori: Antonio Alfano, Annamaria Cascone, Vito Maratea, Carlo Conte, Angelo Quaglia, Antonio Maffeo e Raffaele Caputo. Hanno preso parte all’incontro anche il comitato di quartiere di Santa Cecilia con Domenico Alfano, il comitato di quartiere Campolongo con Ugo Giordano, il distretto turistico Selecoaest con Enzo Consalvo, il consorzio Terraorti con Alfonso Esposito, l’associazione Vojto con Raffaele Caputo, l’associazione amici del Sele con Lello Gaudiosi, l’associazione Seleventum con Giuseppe Bianco e l’assessore all’Ambiente Ennio Ginetti.
Il dibattito è stato introdotto da Annamaria Cascone, promotrici del comitato e membro del cda di Alma Seges, che ha avuto modo di illustrare gli obbiettivi posto dal comitato e ha lanciato un appello a tutti gli organi presenti affinché ci sia una collaborazione per lo sviluppo del fiume Sele e un netto contrasto agli sversamenti abusivi.
Tutte le organizzazioni hanno dato il loro indispensabile apporto, si sono unite per portare avanti gli obbiettivi del nascente comitato per la salvaguardia del Sele. Sono stati presenti anche Antonio Maffeo, coordinatore del forum dei giovani di Capaccio Paestum, e Angelo Quaglia, che è membro del forum regionale, i quali hanno dichiarato: «Il fiume Sele rappresenta un bene da tutelare, importantissimo per il nostro patrimonio ambientale. È inammissibile continuare a far finta di niente. È arrivato il momento di fare gruppo e di cercare tutti insieme soluzioni adeguate e concrete per la salvaguardia del fiume Sele che rappresenta una risorsa da tutelare e non da mortificare con atti scellerati e meschini allo stesso tempo». Al termine: «Nelle prossime settimane sarà stilato l’atto costitutivo e lo statuto del nascente comitato nel quale sarà chiesto un impegno in prima persona ai presidenti dei comitati di quartiere e a tutte le organizzazioni che vogliano condividere la nostra battaglia».