Cronaca

Eboli, borsa rubata a turisti: «La voglio tenere io»

EBOLI. Voleva tenere a tutti i costi per sé una borsa griffata adocchiata e rubata all’interno di un’auto parcheggiata nell’area archeologica di Paestum, invece di rivenderla ai ricettatori.

C’è anche questo particolare, che riguarda la 30enne ebolitana Tania Postiglione (nella foto), ora ai domiciliari, nell’inchiesta condotta dai carabinieri della Compagnia di Eboli, agl’ordini del cap. Luca Geminale, che mercoledì mattina ha posto fine, con 8 arresti e 2 divieti di dimora, all’attività delinquenziale della banda ebolitana, a carattere familiare, che terrorizzava la Piana del Sele.

Eboli, borsa rubata a turisti: «La voglio tenere io»

Furti in abitazione ad Eboli e Battipaglia, rapine a mano armata in esercizi commerciali delle due città e scasso, con la gang che prendeva di mira anche le autovetture dei turisti che soggiornavano nell’area dei Templi.

L’intercettazione dell’episodio specifico è contenuta nel fascicolo d’inchiesta.

Con la 30enne redarguita però dal compagno, il 38enne Nicola Iula, considerato dagli inquirenti al vertice della gang criminale, per il quale la borsa andava rivenduta per incassare denaro. Nel frattempo sono iniziati, al carcere di Fuorni, gli interrogatori di garanzia, degli indagati attualmente detenuti, ovvero lo stesso Iula ma anche il 28enne Cristian De Lisa, il 38enne Carmine Gaiangos e la 41enne Margherita Iula. Ai domiciliari, oltre alla 30enne Tania Postiglione, ci sono il 25enne Giuseppe Marotta, il 44enne Damiano D’Amato e il 30enne Vito Galdi. Da questa mattina sono previsti, in carcere a Fuorni, gli interrogatori di garanzia per gli arrestati.

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