Cronaca

Eboli, Cariello arrestato per corruzione: registrato e tradito dall’amico imprenditore

Eboli, arresti domiciliari per il primo cittadino (ora sospeso) Massimo Cariello: spuntano alcune conversazioni con l’amico imprenditore caseario  Gianluca La Marca che lo stesso La Marca ha registrato. Tra lui e il sindaco che si evincono «collusioni» per quella delibera «forzata» (come definita dal gip) relativamente all’indice di fabbricabilità di un terreno. Così come un trojan, inoculato nel telefonino in uso al sindaco Cariello, ha monitorato gli incontri per aggiustare la graduatoria del concorso all’asilo nido ed alterarne la procedura.

Cariello, conversazioni registrate dall’amico imprenditore

Come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, si conoscevano da tempo il sindaco Cariello, e l’imprenditore Gianluca La Marca, ed avevano rapporti «confidenziali se non amicali sin dal 2015», scrive il gip Alfonso Scermino.
Tornando alla conversazione registrata, i motivi per cui viene effettuata li spiega lo stesso La Marca in un interrogatorio (reso dopo il suo arresto avvenuto nel 2019) e cioè «precostituirsi una prova contro Cariello» che si stava adoperando, secondo le accuse, a favorire i La Marca con l’approvazione del progetto dell’opificio industriale con una maggiore volumetria, tanto da far esclamare allo stesso Cariello «abbiamo fatto un’altra cosa… un altro miracolo in consiglio comunale…».

Nella conversazione si fa riferimento anche alla percentuale del 20%, riferita all’innalzamento che la Procura salernitana ritiene illegittimo.

La Marca poi si rivolge a Cariello e dice «due» e subito dopo il discorso va in un’altra direzione. Quando il sindaco va via, La Marca si rammarica che al momento del presunto pagamento «non ha proprio parlato» riferendosi a Cariello. E l’imprenditore, finito in manette nell’ambito di una precedente inchiesta, rende una serie di dichiarazioni affermando di aver erogato al sindaco Cariello una somma di denaro ed ascoltando l’audio della registrazione, fatta dallo stesso La Marca per incastrare il sindaco, spiega agli inquirenti i passaggi della conversazione ma anche il significato di alcuni messaggi che i due si erano scambiati nel corso del tempo.

L’assunzione all’asilo comunale

Per quanto riguarda il concorso per l’assunzione di due operatori presso l’asilo nido comunale, Cariello nei primi giorni di dicembre 2019 incontrò la presidente della commissione d’esame, Annamaria Sasso: nell’incontro, monitorato con il trojan, i finanzieri avrebbero constatato che la donna consegnava al sindaco un documento contenente gli argomenti selezionati dalla commissione per i candidati ammessi alla prova orale.

Nei giorni seguenti, ci sarebbe stato un incontro cruciale tra il sindaco e la Sasso a cui partecipava anche Vincenzo D’Ambrosio. Colloquio, monitorato con l’ausilio dello spyware inoculato sull’appato mobile di Cariello, in cui secondo le accuse si cristallizzava il patto corruttivo con il sindaco che «decideva direttamente i voti da riconoscere ai candidati in modo che la graduatoria avesse il contenuto da lui indicato» e Sasso e D’Ambrosio promettevano di assecondare tale volontà concordando anche le modalità migliori per arrivare alla graduatoria senza esporsi eccessivamente, preparando un foglio di calcolo (excel) per determinare con precisione quali dovessero essere i voti. In cambio il sindaco prometteva ai due comunali decisioni a loro favorevoli nel futuro organigramma del Comune alludendo a trasferimento in uffici più soddisfacenti.

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