Cronaca

Inchiesta sulle telecamere, il sindaco dimissionario Cariello davanti al gup

Eboli, Cariello davanti al Gup per l'inchiesta sulle telecamere di videosorveglianza. Diversi i capi d'accusa per gli imputati

Prosegue l’inchiesta sulla gestione delle telecamere di videosorveglianza ad Eboli. Il gup del Tribunale di Salerno,  Giandomenico D’Agostino, ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata da Fabio Ciaglia come riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Città.

Eboli, le ultime sull’inchiesta sulla gestione delle telecamere di videosorveglianza

Tra gli imputati c’è anche il sindaco dimissionario Massimo Cariello. Intanto Franco e Damiano Cardiello, difensori del tecnico informatico, hanno annunciato che opteranno per il rito abbreviato. Ieri, mercoledì 25 novembre, è arrivata anche la richiesta dalla Confesercenti di Eboli e dall’associazione Agorà Leontica di costituirsi come parte civile.

La richiesta di rinvio a giudizio

Il pm Silvio Marco Guarriello ha chiesto il rinvio a giudizio per i seguenti imputati: Ennio Ginetti, all’epoca dei fatti assessore, la dirigente comunale Lucia Rossi, l’impiegato Achille Pirozzi, Gerardo Avallone , proprietario della ditta locale, e Gennaro Mastrolia. 

Coinvolti anche gli imprenditori Enzo Giangregorio, Giuseppe Lieto e il patron della Sarim Giovanni Bardascino.

L’accusa a Cariello

Infine Massimo Cariello  deve rispondere della telecamere comunale fattasi installare davanti alla sua abitazione, Ginetti per aver invitato Ciaglia ad aumentare il prezzo dei faretti da 50 a 120 euro. Pirozzi è anche accusato di aver minacciato Ciaglia.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio