Eboli: il sogno ostinato di un gruppo di giovani in cerca di fondi
EBOLI. Non lo so cosa sono i libri, so dove mi portano, un po’ come i sogni, come le canzoni, difficile raccontare come e quando nascono, ma solo chi li rincorre, chi li insegue, protegge, afferra, anche solo per un momento, forse riesce a sentirne il sapore, l’odore e a vedere l’effetto che fa.
Caffèorchidea è un luogo, innanzitutto. E a quel luogo ha dato vita – e anima – Antonio Tabucchi, in uno dei romanzi più belli della fine del ‘900 (Sostiene Pereira). È in questo caffè che si ritira Pereira. È qui che gusta la sua solita limonata ghiacciata, per fronteggiare l’afa di un agosto insopportabile. Tutt’intorno, a Lisbona e nel Portogallo, il regime di Salazar imperversa.
Il progetto deve il proprio nome a quel caffè. Ci sono posti e immagini, nella storia della letteratura, che più di altri restano nella mente del lettore. Stanno lì, come camere chiuse a chiave, che a volte si riaprono.
Per fare in modo che questa porta si riapra del tutto e che diventi una realtà, hanno bisogno del nostro/vostro aiuto. In mente uno spazio culturale attivo, una libreria indipendente, una redazione di una casa editrice e tanti – tantissimi – libri.
Come verranno utilizzati i soldi?
“Il vostro contributo, insieme ai nostri risparmi di lavoratori ostinati (ma precari), ci consentirà di ovviare alle spese attive per l’apertura del nostro spazio e alla pubblicazione dei primi libri. Grazie a voi avremo modo di iniziare una bella avventura, che ci consentirà presto di creare lavoro, di offrire opportunità di incontro e stimolare un dialogo aperto tra tutti gli appassionati del mondo della lettura”.
Il motto?
“I libri sono #pontiostinati!”
E allora non resta che sostenere caffeorchidea a questo link qui