CronacaLavoro

Eboli, licenziata ingiustamente: ottiene reintegro, ma non assunta

EBOLI. Vicenda mancata riassunzione Centro Elaion: riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata alla nostra redazione.

“Centro Elaion di Eboli: la storia infinita che prosegue. Diffidati tutti i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale del Centro Elaion ad ottemperare alle volontà del giudice riassumere una lavoratrice che, in modo del tutto illegittimo, è stata licenziata nel 2009 senza un motivo serio. La donna, attraverso i propri legali, si è rivolta pure al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essere riconosciuto un diritto all’assunzione, e che ancora una volta la dirigenza del centro Elaion non vuole eseguire la sentenza. Un caso questo, che somiglia ad una sorta di braccio di ferro tra la dirigenza Elaion e la lavoratrice che però la donna ha vinto su tutti i fronti, è quindi deve essere assunta. Anche se, la dirigenza del centro, attraverso vari organi di informazione, ha voluto affermare che “gli amministratori del centro Elaion sono quotidianamente impegnati nella onerosa ed onesta attività di gestione, e che non è vero di non aver ottemperato a quanto disposto da un recente provvedimento giudiziario, che non prevede il reintegro”. Quindi, per il centro tutto sarebbe in regola.

Peccato però, che la sentenza del giudice dica tutt’altro cioè che la donna deve essere assunta. La vicenda però, sta prendendo una brutta piega, quella di una sorta di accanimento contro questa lavoratrice la quale chiede il rispetto della sentenza, ma il centro non ne vuole proprio sapere. Di tutta questa vicenda, siccome la Presidenza della Repubblica ha preso in carico la questione, ha subito scritto al Prefetto di Salerno per avere chiarimenti nel merito. Da qui, la stessa Prefettura, ha inviato una richiesta di chiarimenti al sindaco di Eboli il quale unitamente all’assessore alle politiche sociali, ha scritto una chiara e forte lettera alla dirigenza del Centro Elaion con un perentorio invito a risolvere l’increscioso caso chiedendo di ottemperare alla sentenza applicandone totalmente il dispositivo di reintegra, e che la lavoratrice venga legittimamente ricollocata nel posto di lavoro e nella compagine sociale, facendo proprio l’appello che la stessa ha rivolto alle massime Autorità dello Stato: “Chiedo solo Giustizia”.

Sulla questione del Centro Elaion di Eboli, ci sarebbero però luci ed ombre mai dissolte. Tra cui, quella della Corte dei Conti di Napoli, che starebbe indagando per “mala gestio”, di risorse pubbliche da parte di chi avrebbe dovuto amministrarle con oculatezza. Non solo. Ma anche l’ANAC (Anticorruzione) di Cantone, su segnalazione dei soci di una struttura concorrente, indagherebbe su di un consigliere comunale di Eboli per voto di scambio. Il consigliere, peraltro presidente della commissione “Controllo e Garanzia” dell’Ente comunale, risulterebbe dipendente del centro di riabilitazione Elaion pur non avendo mai lavorato nella struttura ed avrebbe omesso di dichiarare la provenienza dei redditi all’Ufficio “Trasparenza Amministrativa” del Comune di Eboli. A tutto questo, – ci fanno sapere con un comunicato – che il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui sono state segnalate tutte le varie fasi della vicenda, potrebbe presto prendere dei seri provvedimenti nei confronti della Cooperativa ponendo la dirigenza davanti ad un commissariamento improrogabile, attese le oramai gravi violazioni del regolamento che disciplina i rapporti di lavoro tra soci e dirigenza di cooperative.

I legali della socia lavoratrice affermano: “Continueremo a seguire la strada legale finora intrapresa che ha visto la nostra cliente vittoriosa sotto tutti i profili giuridici riportati nelle tre sentenze emesse a suo favore. Nonostante l’appello proposto dal Centro Elaion avverso l’ultima sentenza, che vogliamo ricordare è “esecutiva”, ad oggi la stessa sentenza è stata totalmente disattesa, con conseguenti ulteriori danni patrimoniali e biologici, che saranno segnalati all’Autorità Giudiziaria competente e valutati nelle sedi opportune, a carico dei responsabili, individualmente ed in solido con la cooperativa”. Insomma, la lavoratrice aspetta il suo regolare posto di lavoro.

Un territorio un po’ strano quello del salernitano: (anche se il presidente Vincenzo De Luca da poco è stato nominato dal ministro Lorenzin commissario della sanità in Campania) in pratica, risulterebbe che l’Asl di Salerno, non stia richiedendo le somme indebitamente percepite dalle strutture sanitarie private accreditate. Le altre Asl già stanno procedendo in modo responsabile anche attraverso dilazioni. Nel salernitano, pare che questa cosa non sia proprio decollata. In pratica, dovrebbero finire sotto la lente d’ingrandimento tutte quelle strutture private che hanno indebitamente percepito somme di denaro, mai restituite indietro. Si parla di milioni di euro incassati indebitamente, e mai restituiti. Pure su questo particolare ci saranno risvolti”.

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