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Eboli, parcheggi in litoranea: indaga l'anticorruzione, il Comune rischia una sanzione

EBOLI. L’anticorruzione ha aperto un’inchiesta relativa alla gestione dei parcheggi in litoranea. Il Comune, dal canto suo, non ha ancora inviato la documentazione sulle procedure per l’affidamento del servizio. L’Ente, ora – stando a quanto riporta La Città – rischia una sanzione.

«Dopo la mancata consegna della documentazione sul caso Soget all’Autorità anticorruzione – dice il senatore Franco Cardiello – il Comune, nella persona del segretario comunale, continua a non inviare documenti di interesse pubblico invocando disguidi interni».

A fare luce sulla questione parcheggi, è stata l’interrogazione parlamentare del senatore Cardiello nella quale chiedeva di verificare un possibile voto di scambio nel progetto “Mare Sicuro 2015”. Ad un anno di distanza è arrivata la risposta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri: «Il sindaco, all’epoca dei fatti, rimase sconcertato nel leggere l’interrogazione sull’affidamento dei parcheggi che aveva definito regolare e possibile alla solita ditta – dice Cardiello – un pasticcio amministrativo, illegittimo e fuori legge che andava necessariamente messo in evidenza con un atto di sindacato ispettivo. Ebbene, dopo quasi un anno, risalta agli occhi l’imbarazzo di un sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri che ha dovuto approntare la risposta scritta, nonostante sia manchevole di documentazione»

Il sottosegretario De Vincenti ha confermato l’attenzione del Governo sulla vicenda, sottolineando che l’Anac ha richiesto l’intera documentazione al Comune. L’inchiesta parte a pochi giorni dalla scadenza dell’affidamento dei parcheggi in litoranea alla Security Point e alla vigilia della stagione balneare. Un’altra gatta da pelare per l’Amministrazione Cariello che dopo tre bandi di gara e varie proroghe per la gestione dei parcheggi sul litorale, non ha ancora pubblicato il bando generale sulla gestione del servizio: «il sindaco sa o non sa di quello che accade nel Municipio? – conclude Cardiello – dovrebbe vigilare affinché episodi simili non si ripetano, impegnandosi ad inviare la documentazione richiesta dall’Anac».

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