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Eboli: parte dall’urbanistica la campagna elettorale di Damiano Cardiello

EBOLI. “Stiamo assemblando un programma snello ma concreto, che mira a far crescere la nostra città e ridisegnare intere fette di territorio. – Scrive in un comunicato stampa il Candidato Sindaco Damiano Cardiello inaugurando la sua campagna elettorale mettendo sul tavolo alcune proposte urbanistiche – Come già detto in precedenza abbiamo sei priorità e una di queste è rappresentata dall’urbanistica.

Il piano regolatore generale voluto dall’allora giunta Rosania-Cariello – aggiunge Damiano Cardiello – ha di fatto bloccato lo sviluppo ad Eboli; non vengono costruite più abitazioni e le gru sono diventate, nel corso degli anni, un ricordo.

I nostri obiettivi – prosegue – sono e restano i seguenti: salvaguardare il suolo da un consumo eccessivo; rispettare l’ambiente; stop alle varianti su zona agricola; via libera ad una perequazione urbanistica tanto auspicata ma mai ottenuta. Il tutto, tenuto conto della perdurante crisi del mercato immobiliare, si concretizza con una cura shock che serve a ridare ossigeno all’intero comparto edilizio: l’abbassamento della pezzatura minima per edificare.

Moltissimi residenti delle zone periferiche, ma soprattutto chi aveva intenzione di costruire casa per esigenze familiari, – secondo Damiano Cardiello – hanno dovuto fare i conti con un limite invalicabile: 27.000 metri quadri per poter costruire. Al di sotto di questa porzione di terreno non è stato possibile sviluppare nessuna abitazione, se non qualche deposito agricolo ( con successivo cambio di destinazione d’uso).

Portare a 10.000 metri quadri il limite minimo per la costruzione di una casa è un dovere. – per l’ex capogruppo di Forza Italia – Contestualmente evitiamo inutili colate di cemento, salvaguardando l’ambiente e dando un segnale importante in tema di consumo del suolo. Questa misura è stata valutata in maniera approfondita dai nostri tecnici e ritenuta realizzabile.

Evidenti – secondo Cardiello – sarebbero le conseguenze occupazionali: se riparte l’edilizia, si mette in moto una catena lavorativa che inevitabilmente porta molti disoccupati del settore a rimettersi in gioco, senza dimenticare le tante ditte presenti sul territorio che finalmente potrebbero avere una boccata d’ossigeno.

Inoltre, proprio per andare incontro e sostenere le imprese locali – conclude Damiano Cardiello – introdurremo i cosiddetti “Appalti a chilometro zero”: gli appalti di Eboli agli ebolitani. Pur all’interno del quadro normativo esistente, è necessario elaborare un regolamento per la disciplina delle gare di appalto pubbliche che, a determinate condizioni di qualità ed efficienza, favorisca le aziende residenti sul territorio. Siamo convinti che solo con una cura shock potremo rilanciare questo settore in crisi”.

Sebbene si è nel vivo la Campagna elettorale che nella prossima primavera dovrà eleggere il nuovo Consiglio comunale e soprattutto il nuovo Sindaco di Eboli, non si ha ancora la benchè minima idea chi siano i candidati alla carica di Primo Cittadino sia nel Centrosinistra che nel centrodestra.

Le uniche candidature certe, per adesso, sono quella di Erasmo Venosi per il Movimento 5 Stelle, e se regge fino in fondo, quella di Assunta Nigra del Movimento Arancione, l’unica donna candidata a Sindaco. Tutte le altre sono da definirsi.

Se il Partito Democratico l’8 marzo prossimo sceglierà il suo candidato con le Primarie tra Antonio Cuomo, Luca Sgroia, Cosimo Cicia, Adolfo Lavorgna e Gaetano Naimoli, farà sicuramente un passo avanti, ma il centrosinistra nel suo complesso con PD, Rifondazione Comunista, PSI, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Unita è all’anno zero e se si ricomporrà dipenderà solo da quelle che ne uscirà dal responso delle Primarie.

Il centrodestra non sta meglio e perché si giunga ad una sintesi, si dovrà ricorrere ai caschi blu, viste le posizioni oltranziste ed estremamente distanti sia: dello schieramento della “Casa delle Idee“, il raggruppamento di liste civiche e di Partiti che sostiene come Candidato Sindaco Massimo Cariello, caldeggiato anche dai famosi “dissidenti” di Forza Italia che proprio nei giorni scorsi hanno tenuto una conferenza stampa nel corso della quale oltre a chiedere la testa del Segretario sezionale Gianluigi Merola ed il Commissariamento del Circolo di Eboli, hanno chiesto anche che si “accantoni” la candidatura di Damiano Cardiello e si proceda in un percorso che miri all’unità del centrodestra, dando 7 giorni all’ex Ministro Mara Carfagna perché risolva il problema; sia del raggruppamento di Associazioni e Liste che sostengono Damiano Cardiello come Eboli Giovani, Noi Sud, La Destra, e fino a qualche giorno fa come appariva in un manifesto anche Forza Italia.

A sottolineare che vi è una incertezza nell’attribuzione del simbolo di FI è lo stesso Cardiello, nel momento in cui, da inizio alla sua campagna elettorale affiggendo manifesti 3×6 senza nessun simbolo, men che meno quello di Forza Italia, che lo ritraggono sorridente insieme a spot che indicano i vari punti del suo programma. Non mettendo nessun simbolo conferma inequivocabilmente che non ha la sicurezza, per il momento, di utilizzare quello di FI.

E mentre a Eboli ci sono questi problemi che sembrano essere insormontabili, a Salerno e oltre si pensa di giungere attraverso un’azione diplomatica ad una semplificazione. Cambiando tavolo però, cambiano anche gli interlocutori e alcuni di questi potrebbero introdurre altre proposte, e se fino a qualche giorno fa i due contendenti erano solo Cardiello e Cariello, tra Salerno, Napoli e Roma, se ne è giunto qualche altro. Chi è di preciso non è dato saperlo se non facendo qualche supposizione o dando ascolto a qualche voce, come quella che vedrebbe come possibile candidato l’Avvocato Vitantonio Marchesano, tra l’altro molto attivo negli ultimi tempi. Voci però che sussurrano anche altro, e quell’altro pare riconduca al Project Manager dell’Outlet Cilento Village Roberto Pansa, anche questi molto attivo negli ultimi tempi tanto che pare stia lavorando a costruire una lista facendo breccia sia a destra che a sinistra. Tra i suoi più stretti collaboratori si annoverano i fratelli D’Eboli e Sueva Manzione.

Ma chi si ferma è perduto, specie in politica, e questo Cardiello lo sa e per questo nell’attesa che si discuta e si concluda va avanti per la sua strada e occupa il proscenio politico con la “sua” campagna elettorale e con le “sue” proposte politiche, poi quel che succederà succederà, diccerto vuole essere della partita.

(Fonte: massimodelmese)

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