Cronaca

Eboli, rapina in via Da Vinci: scatta la polemica sulle luci

EBOLI. La polemica per le spese ad Eboli continua e questa volta si riferisce allo stato delle luci cittadine dopo la rapina avvenuta nei giorni scorsi in una delle vie centrali della città a danno di una nota parrucchiera.

“Paghiamo 588mila euro all’anno in cambio di un servizio di illuminazione scadente”.

È con queste parole di Fausto Vecchio che parte la protesta della maggioranza: “Non siamo il paese dei tonti – tuona il presidente del consiglio comunale, secondo quanto riporta Il Mattino – ho chiesto ai dirigenti un resoconto sul servizio di illuminazione.

In Comune paghiamo senza sapere quanti lampioni funzionano. Ci sono quartieri al buio per intere settimane. Fatturiamo installazioni di nuovi punti luce che nessuno verifica.

Ci ritroviamo con un servizio scarso e inefficiente.

In molte strade del centro il livello di illuminazione è un insulto all’intelligenza dei contribuenti onesti”.

Antonella M., parrucchiera, è stata infatti rapinata in via Da Vinci alle 20, 30 di sera, mentre usciva dal negozio.

Dal 2018, il presidente del consiglio comunale ha quindi deciso di passare al setaccio tutte le fatture pagate alla ditta.

“Controllerò ogni voce che la società ci chiederà di pagare e pretenderò che il livello di illuminazione sia aumentato per la sicurezza dei cittadini.

La luce dei lampioni è così scarsa che i pedoni, quando attraversano la strada, non si vedono”.

 

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