Eboli, i redditi. Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri?
Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri comunali di Eboli? Ecco i redditi del sindaco Massimo Cariello, degli assessori e dei consiglieri comunali. I redditi sono stati acquisiti dal sito ufficiale del Comune e dall’amministrazione trasparente.
Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri di Eboli?
Tutti gli attuali amministratori in carica hanno pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Eboli propri dati reddituali. Il sindaco Massimo Cariello, la giunta ed il consiglio comunale, compaiono nell’elenco apposito con tutti i dati patrimoniali e finanziari.
Comune di Eboli: i redditi degli amministratori
- Massimo Cariello (sindaco):
- Reddito 2017: 38.341
- Reddito 2016: 70.044
- Reddito 2015: 54.906
- Reddito 2014: 61.095
- Proprietà immobiliari: una proprietà
- Beni mobili: un’auto
- Giovanna Albano (assessore)
- Reddito 2017: 11.841 euro
- Beni immobili: nessuno
- Beni mobili: un’auto
- Carmine Busillo (assessore)
- Professione: avvocato
- Reddito 2018: 10103 + 23409 euro (corretto su richiesta dell’interessato)
- Reddito 2017: 217 +27491 euro (corretto su richiesta dell’interessato)
- Reddito 2016: 18334 + 3365 euro (corretto su richiesta dell’interessato)
- Reddito 2015: 1.862 euro
- Reddito 2014: 2.959 euro
- Beni immobili: due case ed un ufficio (2/9)
- Beni mobili: un’auto
- Cosimo Pio Di Benedetto (vice sindaco)
- Reddito 2017: 60.594 euro
- Reddito 2016: 43.938 euro
- Reddito 2015: 27.380 euro
- Reddito 2014: 36.695 euro
- Ennio Ginetti (assessore)
- Professione: commerciante
- Reddito 2017: 17.662,45 euro (indennità di assessore)
- Reddito 2016:17.662,45 euro (indennità di assessore)
- Reddito 2015: 17.662,45 euro (indennità di assessore)
- Beni immobili: nessuno
- Beni mobili: un’auto
- Angela Lamonica (assessore)
- Reddito 2017: 32.198 euro
- Reddito 2015: 27.755 euro
- Reddito 2014: 23.378 euro
- Emilio Masala (assessore)
- Professione: perito industriale
- Reddito 2017: 19.297 euro
- Reddito 2016: 20.316 euro
- Reddito 2015: 37.779 euro
- Reddito 2014: 17.520 euro
- Anna Senatore (assessore)
- Professione: impiegata
- Reddito 2018: 13.711 euro
- Beni immobili: nessuno
- Beni mobili: un’auto
- Fausto Vecchio (presidente del consiglio comunale)
- Reddito 2017: 21.334 euro
- Reddito 2015: 16.335 euro
- Reddito 2014: 18.511 euro
- Antonio Corsetto (consigliere comunale)
- Reddito 2018: 22.688,66 euro
- Beni immobili: un terreno agricolo (33%) e una casa (50%)
- Beni mobili: un’auto
- Rosa Altieri (consigliere comunale)
- Professione: reddituaria
- Reddito 2016: 8.616 euro
- Beni immobili: cinque fabbricati
- Beni mobili: un’auto
- Vittorio Bonavoglia (consigliere comunale)
- Reddito 2018: 22.897,71 euro
- Reddito 2017: 21.752,44 euro
- Reddito 2016: 21.503,91 euro
- Reddito 2015: 21.941,51 euro
- Beni immobili: un fabbricato
- Beni mobili: un’auto
- Damiano Cardiello (consigliere comunale)
- Professione: avvocato
- Reddito 2018: 12.500 euro
- Reddito 2017: 11.987 euro
- Reddito 2016: 12.500 euro
- Reddito 2015: 2.053 euro
- Beni immobili: un’abitazione e un garage
- Cosimina Cennamo (consigliere comunale)
- Professione: ragioniere
- Reddito 2017: – 90.749 euro
- Reddito 2016: 16.876 euro
- Reddito 2015: 16.502 euro
- Reddito 2014: 4.080,39 euro
- Beni immobili: un fabbricato e un terreno al 50%
- Beni mobili: un’auto
- Antonio Conte (consigliere comunale)
- Professione: avvocato
- Reddito 2018: 27.983 euro
- Reddito 2015: 115.705 euro
- Reddito 2014: 11.997 euro
- Beni immobili: un terreno
- Beni mobili: un’auto
- Antonio Cuomo (consigliere comunale)
- Reddito 2017: 103.934 euro
- Reddito 2015: 99.716 euro
- Reddito 2014: 99.520 euro
- Teresa Di Candia (consigliere comunale)
- Professione: impiegata
- Reddito 2018: 14.773,85 euro
- Reddito 2015: 14.627,21 euro
- Beni immobili: un fabbricato e un terreno agricolo
- Beni mobili: un’auto
- Venerando Fido Santo (consigliere comunale)
- Professione: imprenditore
- Reddito 2018: 0
- Reddito 2015: 0
- Beni immobili: un’abitazione, un deposito, un terreno
- Partecipazioni societarie: 100% Edil Proget srls, 60% Fido Costruzioni srl
- Roberto Grasso (consigliere comunale)
- Professione: impiegato Asl
- Reddito 2017: 31.330 euro
- Reddito 2016: 32.777 euro
- Reddito 2015: 35.382 euro
- Reddito 2014: 34.762 euro
- Beni immobili: un’abitazione
- Beni mobili: nessuno
- Luigi Guarracino (consigliere comunale)
- Professione: maresciallo Marina Militare
- Reddito 2017: 40.051 euro
- Reddito 2016: 34.880 euro
- Reddito 2015: 34.177 euro
- Reddito 2014: 34.440,83 euro
- Beni immobili: un appartamento e un garage
- Beni mobili: due auto
- Pasquale Infante (consigliere comunale)
- Professione: libero professionista
- Reddito 2015: 26.368 euro
- Giuseppe La Brocca (consigliere comunale)
- Professione: dipendente
- Reddito 2017: 6.829 euro
- Reddito 2016: 4.681 euro
- Reddito 2015: 5.194 euro
- Reddito 2014: 4.497 euro
- Beni immobili: un’abitazione
- Beni mobili: nessuno
- Vincenzo Marchesano (consigliere comunale)
- Professione: impiegato
- Reddito 2018: 26.980 euro
- Reddito 2017: 26.965 euro
- Reddito 2016: 28.241 euro
- Reddito 2015: 24.494 euro
- Reddito 2014: 28.045 euro
- Beni immobili: tre proprietà
- Beni mobili: un’auto
- Pierluigi Merola (consigliere comunale)
- Professione: avvocato
- Reddito 2018: 960 euro + 10.339 euro
- Reddito 2015: 2.733 euro + 4.441 euro
- Redditi 2014: 3.895 euro + 1.693 euro
- Beni immobili: una proprietà
- Beni mobili: nessuno
- Antonio Petrone (consigliere comunale)
- Professione: dipendente
- Reddito 2017: 18.456 euro
- Reddito 2015: nessuno
- Reddito 2014: 10.318 euro
- Giuseppe Piegari (consigliere comunale)
- Professione: giornalista pubblicista
- Reddito 2017: nessuno
- Reddito 2016: nessuno
- Reddito 2015: nessuno
- Reddito 2014: nessuno
- Beni immobili: un fabbricato
- Beni mobili: nessuno
- Quote societarie: Fidanza sas (25%) e Sinpi s.s. (10%)
- Giancarlo Presutto (consigliere comunale)
- Professione: lavoratore autonomo
- Reddito 2017: nessuno
- Reddito 2015: nessuno
- Reddito 2014: nessuno
- Beni immobili: nessuno
- Beni mobili: nessuno
- Titolarità di imprese: titolare del Fashion Cafe
- Francesco Rizzo (consigliere comunale)
- Professione: lavoratore dipendente
- Reddito 2016: 37.709 euro
- Reddito 2014: 37.362 euro
- Filomena Rosamilia (consigliere comunale)
- Professione: titolare agenzia immobiliare
- Reddito 2017: 7.107 euro
- Reddito 2016: 2.389 euro
- Reddito 2014: 3.939 euro
- Beni immobili: un fabbricato e cinque appartamenti, sei box auto
- Beni mobili: un’auto
- Gianmaria Sgritta (consigliere comunale)
- Professione: dentista
- Reddito 2017: 1.410+ 22.347 euro
- Reddito 2016: 1.546 + 22.777 euro
- Reddito 2015: 863 + 26.021 euro
- Reddito 2014: 863 + 26.281 euro
- Beni immobili: due fabbricati
- Redditi mobili: due auto
- Cosimo Naponiello (consigliere comunale)
- Reddito 2017: 25.383 euro
- Beni immobili: un fabbricato
- Beni mobili: nessuno
- Quote societarie: 32,9% Dimensione srl, 50% Zona Gelato srl, 95% Teletrade srl
- Funzioni societarie: amministratore di Dimensione srl e Zona Gelato srl, liquidatore di Teletrade srl
- Pasquale Salviati (consigliere comunale)
- Redditi 2017: 33.185 euro
- Mario Domini (consigliere comunale)
- Professione: ingegnere
- Reddito 2015: 21.870 euro
- Reddito 2014: 23.715 euro
- Beni immobili: due proprietà
- Beni mobili: un’auto
- Armando D’Aniello (consigliere comunale)
- Reddito 2014: 115.208 euro
- Professione: medico chirurgo
- Beni immobili: quattro proprietà
- Beni mobili: nessuno
- Vito De Caro (consigliere comunale)
- Professione: funzionario Ministero dell’Interno
- Reddito 2016: 27.644 euro
- Reddito 2015: 23.875 euro
- Reddito 2014: 23.924 euro
- Lazzaro Lenza (consigliere comunale)
- Professione: medico
- Reddito 2015: 103.226 euro
- Reddito 2014: 88.268 euro
- Maria Sueva Manzione (consigliere comunale)
- Professione: amministrativo
- Reddito 2016: 28.352 euro
- Reddito 2015: 21.727 euro
- Reddito 2014: 17.961,87 euro
- Matilde Saja (consigliere comunale)
- Professione: avvocato
- Reddito 2015: 12.001 euro
- Reddito 2014: 13.423 euro
Perché è obbligatorio pubblicare i redditi dei titolari di incarichi politici?
Riferimento normativo:
Rif. normativo Artt. 13 e 14 D. Lgs. n. 33/2013 come modificato dall’art. 13 del d.lgs. n. 97 del 2016
Art. 13 – Obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi:
a) agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l’indicazione delle rispettive competenze;Art. 14 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico
1. Con riferimento ai titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i propri componenti, i seguenti documenti ed informazioni:
- l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo;
- il curriculum;
- i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
- i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
- gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;
- le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio1982, n. 441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell’organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7.
1-bis. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati di cui al comma 1 per i titolari di incarichi o cariche di amministrazione, di direzione o di governo comunque denominati, salvo che siano attribuiti a titolo gratuito, e per i titolari di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti discrezionalmente dall’organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione.
2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui al comma 1 entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell’incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione ai sensi del presente comma le informazioni e i dati concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti nelle sezioni di archivio.”
Dichiarazione non obbligatoria per i comuni sotto i 15mila abitanti
N.B.: La dichiarazione ex art. 14 c.1, lett. f) D. Lgs. 33/2013 non è dovuta per i componenti degli organi di indirizzo politico nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti (Del. ANAC n. 144/2014 e n. 241/2017)
Cosa succede se non si pubblicano i dati? Le sanzioni
L’art 437 del dlgs n. 97 /16 è intervenuto modificato l’art 46 del dlgs 33/2013 precisando che “l’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili.
Inoltre l’art. 36 della stessa legge modificando la disciplina dell’art 45 del D. Lgs. n. 33/2013 , attribuisce ad “Anac un potere di ordine al corretto e tempestivo assolvimento degli obblighi di pubblicazione”. Infatti ove l’Auorità rilevi la mancata pubblicazione di atti, documenti e informazioni, ne ordina la relativa pubblicazione entro 30 giorni. Il mancato adempimento costituisce illecito disciplinare. Anac segnala l’inottemperanza all’Ufficio per i procedimenti disciplinari nonché alla Corte dei conti, ove ravvisi anche altri profili di responsabilità.
La mancata pubblicazione di tutti gli incarichi, esterni e interni, nella sezione “Amministrazione Trasparente” dell’Ente, determina l’applicazione delle sanzioni per l’avvenuta erogazione dell’indennità di risultato ai dirigenti responsabili del conferimento degli incarichi. È quanto affermato dalla Corte dei Conti con sentenza n.185/2018, la quale continua affermando che il danno discende «dalla violazione gravemente colposa di un preciso obbligo normativo, vigente all’epoca in cui la condotta è stata posta in essere, cui è conseguita una spesa indebita per l’ente locale».
Per eventuali errori, comunicazioni o segnalazioni, scrivere a direttore@occhionotizie.it
