Politica

Eboli: revocata la determina di liquidazione per “Radicity”, interviene Cardiello

EBOLI. Riportiamo integralmente il comunicato del capogruppo ebolitano di Forza Italia Damiano Cardiello in merito al progetto Radicity.

 


 

Il capogruppo azzurro commenta la risposta dell’Assessore Ginetti sul tema.

«Ricorderete tutti lo stupro artistico messo in atto nel perimetro di Piazzetta San Lorenzo. Il clamore mediatico e la protesta della cittadinanza attiva, portarono alla rimozione di quella bruttura che doveva essere un’aiuola ma per quello che abbiamo sempre visto, si trattava di un abuso edilizio a tutti gli effetti.

A seguito dell’abbattimento, è stata pubblicata all’albo pretorio una determina di spesa per un importo di € 3800,00 euro da liquidare all’Arch. Masala, progettista nonchè proponente dell’intero pacchetto.

Sin da subito abbiamo chiesto la revoca in autotutela di quel provvedimento per un motivo molto semplice: la delibera di giunta che autorizzava il progetto non prevedeva costi e le opere dovevano essere esclusivamente a titolo gratuito, senza un euro pubblico che sarebbe dovuto uscire dalle casse comunali.

Quell’atto, come affermato dal Resp. FInanziario del Comune di Eboli, era stato adottato in “piena autonomia” dal Resp. Settore Ambiente. Dopo la presentazione di una prima interrogazione con relativa risposta da parte dell’Ass. Ginetti, abbiamo capito che si tentava di “arrampicarsi sugli specchi” e prendere ulteriore tempo.

Senza perderci di coraggio abbiamo depositato una seconda interrogazione che ieri, in sede di consiglio comunale, si è svolta. L’Ass. Ginetti, telegraficamente, ha affermato che la determina di liquidazione non ha avuto seguito e che verrà immediatamente revocata.

Una piccola vittoria per la tutela dell’interesse collettivo e contabile dell’Ente che, ancora una volta, mostra come le azioni messe in campo dalla nostra opposizione non solo tendono a far emergere e contestualmente informare la cittadinanza su problematiche specifiche ma servono anche a rimediare ad errori grossolani. Continueremo a lavorare al servizio dei cittadini».

 


 

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