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Eboli, in scena al teatro Italia ‘La Traviata’, spettacolo di beneficenza

EBOLI. Si terrà martedì 2 dicembre, alle 20.30, lo spettacolo di beneficenza ‘LA Traviata’, in scena al teatro Italia di Eboli. Il ricavato sarà devoluto al Comitato Onlus “Un Hospice per Eboli e amici dell’ospedale Maria SS. Addolorata di Eboli”, per la realizzazione di un Centro di Ascolto per malati terminali.
La serata sarà presentata da Angela Clemente e prima dello spettacolo verrà spiegato il progetto del Centro di Ascolto, con l’intervento del presidente del Comitato, il dottor Armando De Martino, della dottoressa Giusy Acerra, nutrizionista e palliativista e della direttrice delle corali, Loredana Panico. Ad intervenire saranno anche le responsabili di AdUp, agenzia di comunicazione di Battipaglia che ha deciso di sostenere e far conoscere il più possibile l’Associazione e il suo operato, condividendone gli obiettivi; infine tre alunni degli Istituti di Istruzione Superiore ebolitani: Socio Sanitario “A. Moro”, Informatico “E. Mattei” e Agrario “G. Fortunato”. I tre Istituti, infatti, collaboreranno in modo concreto alle iniziative del Comitato, fornendo supporto informatico e intellettuale o prodotti da poter donare alle famiglie dei malati.
Lo spettacolo “La Traviata”, celebre opera di Giuseppe Verdi, sarà realizzato dall’Associazione Corale “S. Cecilia” di Battipaglia e dall’Associazione Coro Lirico Sinfonico “S.Nykola de Schola Graeca” di Eboli, e vede come protagonisti Adele Verzola, Vincenzo Carlucci e Nicola Ciancio; la Costumista è Veronica Ciaglia. La Traviata è un’opera struggente e purtroppo molto vicina alla realtà e all’operato del Comitato, parlando infatti di una malattia terminale e della lotta contro il dolore fisico e spirituale. Il Comitato “Un Hospice per Eboli” nasce nel 2005 ad opera del Dott. De Martino e di tante altre persone disponibili e nel 2007 contribuisce alla realizzazione dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” ad Eboli, struttura sanitaria dell’ASL di Salerno, volta con la passione all’assistenza dei malati terminali e delle loro famiglie, anche a domicilio. Il dottor De Martino, specializzato in cure palliative e terapia del dolore, è stato direttore responsabile della struttura fino al 2013, ed ora si dedica assieme ai tanti volontari a tempo pieno ai progetti dell’Associazione.
Tra questi è in fase di attuazione il Centro di Ascolto “Il sole nella Nebbia”, per coprire sempre in maniera migliore i bisogni e le esigenze del malato terminale e dei loro familiari. Il Centro sarà realizzato nella sede di prossima apertura dell’Associazione ed offrirà molteplici servizi per gli ammalati, come il supporto telefonico, un desk informativo aperto agli utenti, assistenza 24 h e domiciliare. Il Centro sarà costituito da una ricca equipe di operatori sanitari e di volontari, istruiti attraverso una formazione continua in questo ambito. La formazione è un altro perno fondamentale su cui si basa il Comitato “Un Hospice”: nel 2015, in concomitanza con l’apertura della sede, si svolgeranno i nuovi corsi di formazione rivolti ai medici, psicologi, operatori sanitari e volontari in merito alle cure palliative, all’assistenza sociale, legale e all’elaborazione del lutto per i familiari, laddove subentra il fallimento terapeutico.
Le cure palliative sono una vera e propria branca disciplina della medicina che si occupa di aiutare le persone affette da malattie inguaribili a rapida evoluzione integrando terapie e supporti psicologici e solidaristici volti all’ottimizzazione della qualità della vita residua. «Il termine palliativo – dichiara il dottor De Martino – ha la radice etimologica nel latino “pallium” = mantello e il senso di coprire, proteggere è quello che più si avvicina al suo significato. Infatti negli ultimi anni si associa all’11 novembre (San Martino) la giornata delle cure palliative, perché si riallaccia alla leggenda di Martino, giovane soldato che più di 1.500 anni fa, per aiutare un vecchio sfinito dalla stanchezza e dal freddo, gli offrì metà del suo mantello tagliandolo con la spada. Si narra che dopo quest’atto di spontanea generosità all’improvviso l’aria si fece incredibilmente mite: era l’Estate di S. Martino!
La creazione del Centro di Ascolto, con la generosità di tutti noi, può essere solo il primo passo verso la luce di chi purtroppo è costretto a vivere nella nebbia».
La nascita del Centro di Ascolto sarà importante anche perché vede l’inizio della collaborazione con l’Associazione Antea Onlus, Centro di Cure Palliative e Terapia del Dolore di Roma, ma di rilevanza nazionale come punto di riferimento e rete per l’assistenza, la formazione e la ricerca in cure palliative.

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