Cronaca

Eboli, sfratto sede Unitalsi. I volontari: «Con profonda tristezza abbiamo lasciato la nostra casa»

EBOLI. Dopo lo sfratto della sede Unitalsi di Eboli, che ha sconvolto i tanti volontari e tutti i cittadini è arrivata una lettera degli stessi volontari che hanno raccontato la loro frustrante situazione.

La lettera

Ieri sera noi volontari dell’Unitalsi di Eboli, assistiti dalla nostra Vergine, ma velati da profonda tristezza, abbiamo lasciato definitivamente la sede associativa ubicata nei locali adiacenti la Madonna delle Grazie, sede nella quale siamo stati insediati per volere del compianto Padre Cosimo Corrado; ci è stato detto di andare, e lo abbiamo fatto, abbiamo abbandonato un luogo di riferimento per soci ed ammalati, sebbene in prossimità del pellegrinaggio a Lourdes. Invero era già dall’anno scorso che il Parroco ci aveva spronato a cercare una soluzione alternativa, ci aveva messo al corrente della necessità di utilizzare quei locali – peraltro condiviso da altri gruppi della parrocchia – quale “punto di appoggio” per le proprie necessità.

Ed infatti, già dallo scorso anno è iniziata la ricerca di un immobile che potesse fare al caso nostro: un posto abbastanza centrale ed accessibile ai disabili. La ricerca ha coinvolto, in quella fase in maniera superficiale, l’amministrazione comunale, la quale ci ha proposto dei locali un po’ fuori mano che non avrebbero potuto assolvere a pieno alle necessità dell’associazione sul territorio. Ma forse avevamo un altro po’ di tempo…ed abbiamo cercato altrove, anche chiedendo ai privati, sebbene non possiamo disporre di contributi economici che vadano al di là delle nostre attività di autofinanziamento. Ma è noto a tutti, la situazione economica è difficile, e pur avendo avuto delle proposte, l’importo da sostenere andava al di là delle nostre effettive possibilità. Intanto, a gennaio il Parroco ci ha chiesto di liberare, con un preavviso di alcuni giorni, un deposito adiacente alla canonica, deposito nel quale erano stivate le carrozzine ed altri presidi; grazie alla disponibilità di un simpatizzante dell’associazione, il quale ci ha messo a disposizione un locale di proprietà, abbiamo potuto temporaneamente far fronte a questa circostanza.

E così sono trascorsi i mesi, mentre continuavano ad arrivare solleciti da parte del Sacerdote affinché trovassimo una nuova collocazione, questa volta diffondendo la notizia che era nostra la volontà di andare via a causa dell’inaccessibilità dei locali per i disabili in carrozzina; magari è anche vero che il locale non rispetta il requisito di accessibilità, ma lo zelo e la premura dei nostri ragazzi per rendere più agevoli gli ostacoli e fare in modo che gli ammalati si sentano sempre bene accolti, alla base del nostro sentire, hanno consentito a chiunque di condividere i momenti di festa e di aggregazione che abbiamo organizzato durante l’anno. U.N.I.T.A.L.S.I. – Sottosezione Diocesana Salerno – Gruppo Eboli Contatti: Tel: 388/1527331 @mail: unitalsigruppoeboli@virgilio.it facebook: Unitalsi Gruppo Eboli Intanto, negli ultimi mesi, la pressione è stata sempre più forte, a tal punto che abbiamo coinvolto nuovamente l’amministrazione comunale affinché provasse a risolvere, questa volta tempestivamente, la nostra situazione incresciosa.

E difatti, ad oggi, sembra si sia individuata una strada che potrebbe assolvere, in maniera definitiva, alle nostre richieste; chiaramente, i tempi burocratici, a cui si sommano quelli tecnici per rendere idonei i locali, sono abbastanza lunghi, o quantomeno non sono attuabili in pochi giorni. Ma venerdì scorso arriva la telefonata: “dovete lasciare la sede perché la settimana prossima devo iniziare i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei locali”. Viene chiesta, quasi implorata, la possibilità di usufruire di un’altra stanza, almeno momentaneamente, ma questa possibilità ci viene negata: l’intervento riguarderà tutto il piano terra. E’ giunto il momento, convochiamo tutti, e chiedendo la disponibilità di un altro locale (alla stessa persona che ci aveva dato il primo – non potremmo mai compensare tanta generosità -), ieri sera, come è noto, abbiamo traslocato.

Il Sindaco ci ha dato la possibilità di svolgere momentaneamente le attività della segreteria in un locale di proprietà; lo ringraziamo per questo, sperando in una risoluzione definitiva che non tardi ad arrivare. Intanto ringraziamo tutti per la solidarietà mostrata, rassicurando i cittadini sul fatto che nessuno riuscirà a tarpare le ali alla nostra realtà associativa: noi continueremo ad avere un cuore pulsante e ricco di iniziative. L’Unitalsi, fondata oltre 60 anni fa dal compianto Padre Gabriele D’Anisi, è sempre stata il fiore all’occhiello per la città. Nel corso degli anni abbiamo condiviso numerose esperienze, tutte egualmente apprezzabili ed emotivamente significative; abbiamo lavorato alacremente, ma vedere la gioia sprigionarsi dai volti di chi è meno fortunato di noi ci ha sempre ripagato. “Non c’è esercizio migliore per il cuore che stendere la mano ed aiutare gli altri ad alzarsi!” Questo ci insegna madre Teresa di Calcutta, maestra di carità. E questa è la nostra massima aspirazione.

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