Elezioni amministrative a Pontecagnano: Fratelli d’Italia schiera Antonio Anastasio

PONTECAGNANO FAIANO. In vista delle elezioni amministrative a Pontecagnano Faiano, Fratelli d’Italia annuncia la candidatura a sindaco di Antonio Anastasio.

Anastasio è stato indagato nell’inchiesta Perseo. Ritenuto il trait d’union tra la camorra e la macchina comunale, i clan lo volevano sindaco di Pontecagnano.

Però, Anastasio è tornato ad essere un uomo libero. I giudici della terza sezione penale (presidente Vincenzo Ferrara, a latere Gabriella Passaro e Pietro Giocoli) hanno revocato le misure del divieto di espatrio, dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e del divieto di dimora in Campania che erano a carico di Anastasio.


Fratelli d’Italia Pontecagnano Faiano propone il nome di Antonio Anastasio come candidato sindaco del centrodestra

È Antonio Anastasio il candidato sindaco che Fratelli d’Italia Pontecagnano Faiano porterà sul tavolo del centrodestra unito. La decisione unanime del direttivo è stata ufficializzata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.

Contestualmente il capogruppo, Pasquale Lamberti, ed il candidato sindaco, Antonio Anastasio, hanno presentato i cinque punti programmatici che rappresentano la base per i futuri ragionamenti all’interno della coalizione.

Questi nel dettaglio i cinque punti:

«Ci candidiamo, insieme alle altre forze della coalizione di centrodestra, a governare la città – spiega il capogruppo di Fdi, Pasquale Lamberti – Antonio Anastasio, per esperienza maturata e per carisma, è il vero ed unico leader del nostro partito e rappresenta, per noi, la sintesi perfetta per la coalizione. Allo stesso tempo, siamo sicuri che Fdi reciterà un ruolo da protagonista nella prossima tornata elettorale. Il motivo è semplice: i cittadini hanno capito che la nostra unica volontà è quella di dare risposte concrete ai loro bisogni».

«Ringrazio sentitamente il direttivo di avermi indicato come candidato sindaco – sottolinea Antonio Anastasio – l’interesse primario, per il nostro partito, resta sempre e comunque il programma. Solo ponendo tale priorità potremo sviluppare ogni ragionamento. La composizione della squadra che sarà chiamata a governare i processi è ancora più importante dei nomi. Dobbiamo chiudere la stagione dei personalismi ed aprire quella del confronto sereno basato sul desiderio di rendere il nostro territorio nuovamente protagonista».

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