I candidati sindaco della provincia di Salerno “dimenticano” di pubblicare i dati per gli elettori. In particolar modo, la legge 3 del 9 gennaio 2019 prescrive che gli aspiranti primi cittadini abbiano un sito internet dove pubblicare curriculum vitae e certificato penale dei carichi pendenti. Un modo per garantire trasparenza in vista delle elezioni. Ma in provincia di Salerno solo un terzo dei candidati sindaci è in regola come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Elezioni in provincia in Salerno, candidati sindaco senza dati
La prossima tornata elettorale del 3 e 4 ottobre vedrà il capoluogo di provincia e diversi comuni oltre i 15mila abitanti chiamati al voto. I candidati sindaco dovevano aggiornare i rispettivi dati alla mezzanotte tra il 20 ed il 21 settembre mentre i Comuni avranno tempo entro il settimo giorno antecedente la data del voto. Chi non pubblica i dati, o chi lo fa solo parzialmente, non rischia l’esclusione dalla corsa elettorale, ma una sanzione dai 12mila ai 120mila euro.
La situazione
Nel Salernitano, solo otto candidati sono in regola con la pubblicazione dei dati, principalmente tra il capoluogo e Battipaglia. A Salerno “promossi” Oreste Agosto, Elisabetta Barone, Maurizio Basso e Gianpaolo Lambiase. Discorso diverso per Enzo Napoli, Michele Sarno, Antonio Cammarota, Simona Scocozza e Anna Maria Minotti: il sindaco uscente ha un sito online dove però non v’è traccia dei documenti richiesti. Discorso simile per Cammarota. Sarno, Scocozza e Minotti non hanno addirittura nulla: il primo ha un sito web in costruzione, Scocozza rimanda alla propria pagina professionale dove mentre Minotti non ha collegamenti.
A Battipaglia hanno rispettato le prescrizioni di legge i vari Antonio Visconti, Ugo Tozzi e Carmine Bucciarelli. La sindaca uscente Cecilia Francese ha costruito le sezioni dedicate alle liste ma al momento della scadenza dei termini di legge non era possibile scaricare i documenti. Sprovvisti di siti web Enrico Farina e Brunello Di Cunzolo.
Infine Eboli: l’unico a rispettare correttamente le prescrizioni è Alessandro La Monica. Lavoro a metà per Mario Conte e Damiano Capaccio mentre non hanno rispettato la leggere i vari Tonino Cuomo, Giancarlo Presutto, Damiano Cardiello, Cosimo Pio Di Benedetto e Alfonso Del Vecchio.