Politica

Elezioni provinciali: in otto tradiscono Enzo Napoli

SALERNO. Amara sorpresa per il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, in seno alle elezioni provinciali. Sono stati ben otto i membri della sua maggioranza che hanno dirottato il proprio voto verso altri candidati. Il primo cittadino salernitano, dunque, riesce a racimolare solo 12 voti, il suo compreso. Ci si aspettava la presenza di “franchi tiratori”, ma in numero decisamente più ridotto.

Le preferenze registrate sono, rispettivamente: Rescigno, Stanziola, Servalli e Paolo Vuillemier. Un voto lo ha guadagnato il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ed un altro Apolito. Il gruppo Fiore ha confermato le preferenza verso la lista Cittadini per la Provincia. Davvero Al Centro ha conquistato quattro preferenze: due ad Antonio Anastasio e due Pasquale Mauri.

Per il centrodestra: un voto a Giuseppe Fabbricatore, esponente di Fratelli d’Italia, e quattro voti per Forza Italia: due a Mormile e due a Fiscina.

Provincia di tutti guadagna due voti, uno alla lista ed uno al candidato Aceto.

All’indomani degli spogli, la situazione che va a delinearsi è la seguente: Il Partito Democratito conquista 8 seggi, primo eletto Luca Cerretani, vicesindaco di Torchiara, a cui segue Enzo Napoli, sindaco di Salerno. Un seggio conquistato dal Partito Socialista Italiano. Davvero al Centro riesce ad accaparrarsi 3 seggi, uno solo per i Cittadini per la Provincia. La lista Fratelli d’Italia guadagna due seggi, Forza Italia si ferma ad uno solo.

La lista Cittadini per la Provincia vede eletto Cosimo Ferraioli, sindaco di Angri. La lista Davvero al Centro conquista i suoi seggi con Marcello Ametrano di Vallo della Lucania, Pasquale Mauri, ex sindaco di Angri ed il primo cittadino ebolitano Massimo Cariello.

Forza Italia guadagna un posto a sedere con Gregorio Fiscina. Fratelli d’Italia, invece, entra in consiglio con Giuseppe Fabbricatore e del consigliere comunale di Battipaglia Angelo Cappelli. Il Psi, a sinistra, siede con Pasquale Sorrentino.

L’affluenza registrato tocca i livelli vertiginosi del 90%, con un numero pari a 1644 tra sindaci e consiglieri comunali dei 1833 elettori.

 

 

 

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