Cronaca

Emergenza coronavirus, troppi passeggeri sul bus ma non per andare a lavoro: la denuncia

In piena emergenza coronavirus, ci sono ancora troppi passeggeri che salgono sui bus e non per andare a lavoro. Si tratta di anziani o ragazzi che sfruttano i mezzi di trasporto Sita come occasione per prendere una boccata d’aria. La denuncia arriva da Rocco Serritella, autista e delegato sindacale Filt-Cgil, che da anni è impegnato su diverse tratte, da Napoli ad Amalfi, dai Picentini alla Piana del Sele.

Passeggeri sul bus ma non per andare a lavoro, la denuncia

Molti dei pendolari che si vedono sui bus Sita non sono lavoratori costretti a spostarsi per esigenza.Né persone che, presumibilmente, si muovono per motivi legati all’urgenza sanitaria.

«Di questi tempi le corse sono semivuote – spiega Rocco Serritella, autista e delegato sindacale Filt-Cgil – e proprio per questo risalta ancora con maggiore evidenza la presenza di persone che non credo si servano del servizio di trasporto per ragioni di lavoro. Semplicemente perché sono troppo giovani o troppo anziani. Noi autisti alla fine conosciamo un po’ tutti i passeggeri, in particolare i pendolari. E ci è sembrato insolito riscontrare delle new entry in un periodo così complicato, dove giustamente si è tenuti a stare a
casa e, anche chi non può esimersi dal farlo, si sposta con il terrore negli occhi. Questi invece sono lì come se nulla fosse”.

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