Cronaca

Mariniello condannato all’ergastolo, i giudici: “Un affronto al boss”

Delitto Barbarulo, le motivazioni della condanna all'ergastolo di Mariniello: "Fu grave affronto al suo status di boss criminale"

Arrivano le motivazioni della condanna in secondo grado all’ergastolo per Macario Mariniello, ex esponente della Nuova camorra organizzata negli anni Ottanta. I giudici della Corte d’Assise di Appello hanno motivato la condanna emessa lo scorso febbraio spiegando che il 61enne “reagì in siffatto modo alla relazione perché sentì la medesima come un grave affronto al suo status di boss criminale, offesa per giunta portata da un professionista che lo aveva difeso in alcuni processi” come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.

Ergastolo Mariniello, le motivazioni della condanna

L’omicidio dell’avvocato Giorgio Barbarulo, ucciso nel luglio del 1980, non fu un delitto d’onore. I giudici infatti spiegano che “la vera molla che fece scattare la volontà di uccidere l’avvocato Barbarulo, vista come l’unica appropriata condotta non già per lavare l’onore del fratello, bensì per restaurare l’immagine criminale che gli aveva all’interno ed all’esterno del clan camorrista”.

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