Ex Salernitana, che fine ha fatto il bomber Ighli Vannucchi

Se si parla di “bomber” nella nuova accezione introdotta dal mondo dei social network o di “nostalgia”, sull’onda del grande ritorno di moda del calcio (e non solo) degli anni ’90 o dei primi anni 2000, è impossibile non pensare ad uno dei grandi protagonisti del calcio di provincia che tanto ha fatto sognare nel corso della sua lunga carriera, dagli esordi nel 1996 fino al ritiro tra i dilettanti nel 2015. Stiamo parlando, ovviamente, di Ighli Vannucchi.



Nato a Prato il 5 agosto 1977, Vannucchi, col sudore e tanto duro lavoro in provincia, è riuscito a costruirsi una carriera di prestigio, meritandosi le attenzioni e la stima di moltissimi tifosi e di altrettanti avversari. Gli inizi sono vicino casa, nella società pratese dell’A.C. Maliseti, poi, a 14 anni, passa al Margine Coperta e quindi alla Lucchese dove, a 19 anni, si merita la gioia e l’onore di esordire in Serie B dimostrando fin da subito grandi qualità e, sopratutto, l’inclinazione a saper brillare su certi palcoscenici.

 

Lui, un 10 di classe purissima e fantasia, in un’epoca in cui gli allenatori vedono poco questo ruolo. Ma, per fortuna, dopo aver trascinato la Lucchese alla Salvezza, arriva il presidente della Salernitana Aniello Aliberti, letteralmente stregato dalle qualità di questo giocatore e, nel 1998, lo acquista (insieme a Marco Rossi) per rinforzare una rosa che vantava altri giocatori molto importanti del calibro di Gattuso, Tosto, Di Michele, Breda e Fresi. In panchina siede Delio Rossi, ma questo non basta ad evitare la retrocessione in B dove, l’anno seguente, Vannucchi è grande protagonista segnando ben 8 gol, prima di essere acquistato dal Venezia della coppia Novellino (in panchina) e Zamparini (presidente) a gennaio.

 

Venezia, dove resta un solo anno. Arriva la chiamata del Milan, ma il pericolo di ‘bruciarsi’ è alto. Sceglie l’Empoli e, con i toscani, farà la storia lasciando un segno indelebile nel cuore dei tifosi. Sette stagioni tra Serie A e Serie B (in mezzo una breve parentesi al Palermo), 273 presenze e 38 gol. Ma Vannucchi è molto di più: un simbolo, una bandiera, uno dei trascinatori del fantastico Empoli di Gigi Cagni che, nel 2006/2007, ottenne addirittura il settimo posto con 54 punti e la qualificazione alla Coppa UEFA. Nel 2010 arriva l’addio all’Empoli e, per farvi capire lo spirito primordiale con cui Vannucchi vive il calcio, dovete sapere che per un periodo passò nelle fila del Guamo, una squadra lucchese amatoriale. In seguito riparte dallo Spezia, poi Virtus Entella, Viareggio, Forte dei Marmi e qualche apparizione a livello amatoriale, con l’addio al calcio giocato che arriva nel 2015.

 

Ma che cosa fa oggi Ighli Vannucchi? Si diverte e si dedica molto ad un’altra delle sue grandi passioni: la pesca. Viaggia tantissimo ed oltre ad avere un blog dedicato proprio alla pesca (è stato conduttore anche di un programma su Sky), negli scorsi anni ha avviato anche un progetto di abbigliamento con uno store online ed una linea firmata, ovviamente, “Il bomber” di cui è anche testimonial. E non poteva trovarne uno migliore.

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