Economia

L’export italiano continua a crescere: +16,9% in 10 anni, gli esempi della moda e del vino

L’Italia continua a rappresentare all’estero una garanzia di qualità e originalità, soprattutto per i suoi manufatti. Questo rappresenta una grande opportunità per le aziende nostrane, perché la qualità dei prodotti è ormai riconosciuta e ammirata in tutto il mondo.

A confermarlo sono gli ultimi dati dell’export, che dimostrano la convenienza, oggi più che mai, di fare affari con l’estero e di quanto il business internazionale possa diventare un vero e proprio asso nella manica per tante imprese storiche e per i neo-imprenditori.

Le aziende che esportano: i dati

Dal rapporto congiunto Istat-ICE risulta che l’export italiano tra il 2008 e il 2018 è cresciuto del 16,9%, mentre secondo le proiezioni la crescita in base annua dovrebbe aggirarsi intorno al 4%. Anche il rapporto tra il Prodotto Interno Lordo e l’Export è un dato che ispira fiducia, visto che è in linea con l’equivalente risultato ottenuto dalla Francia e dalla Spagna, anche se è più basso di quello tedesco, comunque è cresciuto del 7% dal 2010 ad oggi.

I nostri prodotti, tra l’altro, stanno facendo registrare degli ottimi risultati nonostante le attuali turbolenze del mercato internazionale, dimostrando tutta la loro eccellenza nonché il loro ruolo trainante dell’economia italiana. Oggi infatti l’export copre il 32% del PIL e rappresenta un introito per la bilancia commerciale italiana di 44 miliardi di euro.

Sono sempre di più, infatti, le aziende che si stanno aprendo alle frontiere estere, anche perché oggi la tecnologia ha semplificato e aperto nuove porte per le nostre imprese, basti pensare ai servizi di Icribis come la verifica della partita Iva estera, perfetta per capire con quali aziende internazionali si ha a che fare e come intessere i rapporti in maniera corretta.

Due settori export che crescono

Tra i prodotti che all’estero continuano ad andare molto bene ci sono sia il vino che la moda. Il vino, secondo le cifre della ricerca Ismea, cresce nel primo trimestre 2019 dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ed esporta 4,9 milioni di ettolitri, divisi tra i vini fermi in bottiglia, con 2,5 milioni di ettolitri, e gli spumanti leggermente ridimensionati. I paesi che hanno acquistato il vino italiano sono soprattutto Inghilterra, +24%, e Germania, +13%, mentre le vendite negli States sono leggermente ridotte.

Va molto bene anche il settore della moda, di cui la Sardegna è un esempio estremamente interessante, visto che schiera ben 325 imprese di cui 270, cioè l’82% del settore, sono artigiane. E la moda made in Sardegna ha fatturato all’estero più di 22 milioni, solo nel 2018. Un segnale di quanto sia in grado di fruttare questo settore, pur se all’interno dei 66 miliardi raccolti grazie alle esportazioni nazionali.

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