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Extracomunitari, il sindaco di Albanella chiude la porta: «no all'aumento indiscriminato»

ALBANELLA. La questione degli immigrati crea un caso ad Albanella. Dove il sindaco, Renato Josca, ha scritto al Prefetto di Salerno, all’impresa Ermes Accoglienza di Capaccio, all’Asl, all’Istituto Comprensivo di Albanella e al Piano Sociale di Zona Ambito S07 “Calore Salernitano-Alburni“.

“Siamo tutti consapevoli di quanto sia complesso e grave il problema dei migranti e di quante implicazioni esso presenti. Intendiamo affrontarlo senza sottrarci ai valori di solidarietà che la nostra cultura e la nostra Costituzione esattamente delineano. Intendiamo, però, affrontarlo con la ferma consapevolezza che le politiche di accoglienza devono assicurare da un lato, il rispetto della dignità umana e dall’altro il rigoroso rispetto della legalità, delle regole della civile convivenza e dei principi che ispirano la nostra vita pubblica ed il nostro patrimonio culturale e religioso. Saranno queste le linee che l’Amministrazione intende seguire in un contesto di responsabilità condivise”, si legge su una lunga nota stampa.

“La nostra Amministrazione non intende assecondare progetti che prevedano l’aumento indiscriminato della presenza di extracomunitari migranti, oltre un numero certo e determinato che allo stato si ritiene già raggiunto dalle trenta attuali presenze. Incrementare tale numero non è possibile, in guanto ciò impedirebbe la messa in atto di qualunque progetto di integrazione. L’ Amministrazione di Albanella ha intenzione, infatti, promuovere e sostenere, nell’ambito dei limiti sopra delineati, un progetto di integrazione sociale e culturale, che assicuri che i migranti, ospitati in strutture del nostro territorio comunale, dovranno essere impiegati in attività socialmente utili, idonee a favorire i reali processi di integrazione”, continua.

Secondo il sindaco, “i migranti dovranno essere accompagnati e sostenuti nell’apprendimento della lingua italiana e dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico e della civile convivenza, nonché resi consapevoli delle conseguenze di eventuali comportamenti illegali”.

“Il Comune sosterrà i progetti finalizzati al raggiungimento dei sopra enunciati obiettivi perché desidera trasformare una situazione così complessa e critica, in una occasione di sviluppo e di organizzazione di risorse nell’ interesse di tutta la collettività. Le attività socialmente utili, in tal modo, rappresenteranno una svolta straordinaria di promozione individuale e collettiva.

La comunità di Albanella e l’Amministrazione Comunale dimostreranno che perseguire questi obiettivi è possibile e doveroso, con il consapevole apporto di tutti, in un clima di rispetto della legge e di consapevole solidarietà e tolleranza. Il Tavolo di lavoro già avviato sarà trasformato in un osservatorio permanente, in modo da favorire un continuo monitoraggio della situazione”-

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