Cronaca

Fallimento Pastificio Amato: ecco le richieste del pm. Pesanti accuse per Paolo Del Mese e Antonio Anastasio

Fallimento del pastificio Antonio Amato, chiesti quasi 85 anni di carcere per ventisei imputati. Secondo il pubblico ministero Vincenzo Senatore, le responsabilità di quanto accaduto allo storico pastificio salernitano sarebbero da attribuire al defunto cavaliere Giuseppe Amato (che figurava anche lui tra gli imputati).

Le pene più pesanti per l’ex deputato Paolo Del Mese, otto anni, e per l’imprenditore di Pontecagnano Antonio Anastasio, sei anni.

Due anni e 10 mesi anche per l’ex presidente dell’Ordine nazionale dei Commercialisti, Claudio Siciliotti, consulente della famiglia Amato e organizzatore – secondo l’accusa – “di un sistema per distrarre fondi e beni dalla s.p.a. alla società gemella Amato Re”.

Tra gli imputati inizialmente figurava anche il cavalier Giuseppe Amato, deceduto nel settembre 2016. Altre richieste di condanna riguardano Enrico Esposito della esa costruzioni, 4 anni; Marcello Mascolo, 4 anni; Alfredo Delehaye, 3 anni e 6 mesi; Massimo Menna 2 anni e 6 mesi; Alfio Barbato, 2 anni e 2 mesi.

Quattro le richieste di assoluzione. L’accusa per tutti è di bancarotta fraudolenta per aver dissipato le casse societarie nonostante una situazione di criticità nei bilanci della Amato Spa e, quindi di aver creato una Real Estate come «ciambella di salvataggio».

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