Cronaca

Festa di Sant'Antonio – Braccio di ferro Servalli-Fra' Gigino: il 1° giugno la prima udienza

CAVA DE’ TIRRENI. La scorsa settimana, la messa domenicale delle ore 20 di Fra’ Gigino , si concluse con una precisa sfida rivolta all’amministrazione Servalli, esattamente alla vigilia della consegna in tribunale di tutti gli incartamenti e la documentazione.

Cosi, il frate replicò dal pulpito: «Se dovesse uscir fuori, invece, che ho ragione io sarà il sindaco a dover chiedere scusa, perché ormai sarà troppo tardi per poter rimediare visto che non ci sarà il tempo per installare le luminarie, e tantomeno per organizzare lo spettacolo di fuochi. E se non gli piace l’idea – continua Luigi Petrone – può anche tornarsene da dove è venuto».

La replica del primo cittadino Servalli è arrivata durante la diretta del format “dal primo al cittadino” in onda su Quarta Rete TV: «Luigi Petrone è una vergogna per la chiesa del nostro paese, utilizza il pulpito come fanno i talebani, per prediche contro le legittime istituzioni di una Città», parole dure quelle di Servalli che hanno sancito la definitiva rottura tra i due.

Il sindaco Servalli avrebbe già in precedenza negato l’autorizzazione –  proprio in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio – di far istallare una suggestiva struttura luminosa nel parcheggio di Piazza San Francesco, essendo priva di un progetto tecnico, per motivazioni di ordine di sicurezza e danno alla città ed infine per la sottrazione dei parcheggi per due mesi di seguito, avrebbero portato una perdita di quarantotto mila euro alla metellia servizi.

L’ultimo diniego, invece, è quello di concedere al frate l’autorizzazione a far istallare le luminarie per il centro di Cava.

Dunque, è stata fissata per il primo giugno la prima udienza del ricorso al Tar di Padre Luigi Petrone, rettore del Santuario Francescano, contro il divieto imposto dall’amministrazione Servalli di sparare i fuochi d’artificio a Monte Castello.  A prendere le difese del frate è l’avvocato Alfonso Senatore. Lo stesso ricorso, sarebbe volto ad annullare il diniego e al risarcimento danni.

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