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Festività ad Agropoli: turisti in fila ad ammirare la storia della città

AGROPOLI. “Stradine strette e antiche ed angoli mirabilmente conservati, offrono un’atmosfera raccolta e suggestiva che prepara alla vista del Castello Bizantino”. Questo è quanto traspare dalla guida illustrata e posta in un cartello alle soglie dello stendardo dedicato all’entrata del Castello Angioino Aragonese. Un palcoscenico suggestivo che turisti nazionali ed internazionali non si sono lasciati sfuggire durante l’ultima giornata del Ponte. Quelle case strette a case e gli uomini piccoli dome formiche occultati dall’ombra maestosa del Castello, anime che vivono allegre generando armonie tra le strettoie, musicanti itineranti che giocano con le note innanzi alle grezze pietre poste innanzi alla ritualistica Cappella dell’Annunciazione, fuochi fatui che trasparono innanzi alle vette più alte del folklorico Castello, che sfociano inevitabilmente nel tripudiante panorama agropolese, questi sono gli elementi che hanno scaturito un ricco fermento turistico presso il centro storico cittadino.

Bambini e giovani di ogni età osservavano con attenzione le espressioni artistiche presenti all’interno della mostra sita nel cuore del Castello, artisti di fama nazionale ed internazionale hanno esposto le loro prodezze, regalando agli ammiratori l’ennesima ciliegina sulla torta in una giornata tutta da incorniciare. Ebbene sì, ancora una volta, i turisti hanno scelto bene, adocchiando conseguentemente le zone antiche di Agropoli, come un itinerario di inestimabile valore.

La fortezza e gli anfratti della Costa d’Agropoli, dunque, hanno favorito l’utilizzo dell’immaginazione, fornendo agli avventori delle emozioni di indescrivibile valore: «Da molti anni a questa parte, specialmente quando il tempo è buono e quando mi è concesso, passo un po’ di tempo in questa zona – si evince dalle dichiarazioni di uno storico frequentatore della Torre Fortificata di S. Marco -. Sembrerebbe riduttivo dirlo, ma affacciarsi a questo magnifico panorama è come purificarsi, diciamo che qui ho trovato una dimensione impossibile da ritrovare in altri luoghi d’Italia o del mondo intero».

Essendo generata a causa delle continue incursioni e scorribande dei pirati, il viceré spagnolo, Pedro de Toledo, fu costretto a far sorgere (lungo tutta la costa agropolese) torri di avvistamento in tutti i punti strategici. A seguito di quest’ordine, fu perfezionata (nel XIII secolo) la famosa “Torre di San Marco” all’epoca già esistente, che verrà affiancata all’altrettanto sublime “Torre di San Francesco”, un’altra eccellenza di questo territorio, che si va ad aggiungere alle numerose attrazioni turistiche che hanno fatto breccia nel cuore di chi se le godute. Stando a quanto riportano le foto scattate dal fotografo amatoriale, Diana Poretti Scarda, non ci sono parole per testimoniare l’eccelso livello storico-artistico-culturale conservato da ogni singola pietra appartenente a questo museo vivente, conosciuto ai tanti con il nome di Centro Storico di Agropoli.

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