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Fiamme bruciano a Tramonti: minacciato il celebre vino e gli abitanti

TRAMONTI. Brucia da giorni Monte Sant’Angelo.

Le fiamme sono partita da Cava deTirreni nei giorni scorsi e hanno raggiunto il versante di Tramonti il 10 agosto e ancora non sono state spente.

Nei giorni scorsi, al calar del sole, quando i soccorsi aerei dovevano per forza di cose arrendersi, i cacciatori di Tramonti hanno cercato di evitare la discesa a valle delle fiamme, che minacciano i vigneti autoctoni prefillossera di Tintore, quelli che danno vita all’uva che rende celebre il vino di Tramonti in tutto il mondo.

Sul posto anche i volontari della protezione civile di Maiori e di Amalfi, coordinati dal responsabile del servizio associato Nicola Mammato.

Un canadair è entrato in azione soltanto intorno alle 10 di questa mattina, per cercare, come riportato da ilvescovado, di domare definitivamente le spaventose lingue di fuoco, alimentate non poco dal vento di queste ore. Si spera in un intervento decisivo, che eviti un’altra nottata di angoscia. Nel frattempo ha iniziato a piovere, per la felicità dei residenti, che sperano così in un più rapido spegnimento.

Ieri sera, nella sottostante frazione di Gete, era in corso la Festa del Vino.

Subito dopo, gli organizzatori hanno raggiunto i volontari e i cacciatori di Tramonti per dar loro man forte, creando una serie di linee tagliafuoco per evitare la discesa delle fiamme a valle e mettendo a rischio la loro stessa vita, malgrado l’esperienza. Il loro è stato un lavoro importantissimo, senza il quale al risveglio l’incendio si sarebbe avvicinato sempre più pericolosamente alle zone coltivate e poi abitate.

«Insieme con il sindaco abbiamo trascorso un’intera giornata al telefono per avere rinforzi aerei – ha detto l’assessore Vincenzo Savino – È inaudito che l’incendio partito dall’altro versante sia stato lasciato libero di scolllinare verso Tramonti».



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