Film porno made in Cava, odore di bufala?

28 Febbraio 2016

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Da una settimana il film porno amatoriale, “Cavesi a luci rosse”, è uscito. Le prime copie sono state vendute rapidamente. Poi, però, le vendite sono andate scemando, come se il fenomeno tutto d’un tratto si fosse fermato. L’annuncio dell’uscita, era sicuramente veritiero. Rimangono molti dubbi sull’attendibilità di quanto annunciato dalla casa di produzione. E se fosse una bufala?

Guardando il film ci sono non pochi indizi: innanzitutto non ci sono riferimenti agli ambienti e alla provenienza degli attori; viene pronunciata qualche frase, ma non si denota nessun accento tipicamente campano; l’arredamento non ha a che vedere con una qualsiasi abitazione di Cava de’ Tirreni. Inoltre, se si effettua qualche ricerca sulla casa di produzione Valentino, emergono altri dati interessanti: da alcuni anni, infatti, in varie città italiane compaiono annunci sui media dell’imminente uscita di film dai titoli similari, che fanno riferimento ad una zona ben definita, dalla quale avrebbero origine gli attori amatoriali.

In questa maniera si attira l’attenzione di tanti lettori che acquistano le copie, e il film si crea un alone di attesa e trepidazione grazie a questa pubblicità, peraltro gratuita. Questo è il sistema di lancio della casa di produzione, ripetuto praticamente in tutta Italia. Una strategia di marketing molto efficace, poiché la gente corre in edicola curiosa di ritrovare in quel film l’amico, il vicino o il conoscente. Ma, cari abitanti cavesi, ci spiace deludervi: di cavese in quelle riprese c’è poco. O forse niente…