Finisce la stagione della Power contro Ragusa (66-71) tra gli applausi del pubblico. L’analisi della stagione

Finisce la rincorsa della Power Basket Salerno alla Serie B nazionale. I gialloblù hanno dato battaglia e cercato fino alla fine di portare a casa la vittoria, ma Ragusa ha chiuso i conti in gara 2, dopo aver ottenuto il primo punto in casa il passato mercoledì. La truppa di Daniel Farabello è andata vicino ad accarezzare la vittoria dopo oltre un tempo passato ad inseguire la compagine ospite. Sul massimo vantaggio della Power (+10), però, Ragusa si riaccende, guidata da Gaetano (23 punti e miglior scorer e rimbalzista della squadra) e chiude la pratica della semifinale play-off.

Per la squadra del presidente Renis e di coach Farabello, solo tanti applausi. Al primo anno in Serie B Interregionale, la Power è andata molto vicino al doppio salto di categoria, dimostrando di poter competere già da adesso con le squadre più attrezzate della categoria.

La cronaca di gara 2 tra la Power Basket Salerno – Virtus Ragusa (66-71)

Quintetto base con Misolic, Basile, Zampa, Ani e capitan Chaves. Partenza estremamente aggressiva si entrambe le squadre che difendono a grandissima intensità. I primi punti arrivano solo dopo oltre un minuto e mezzo di gioco con i fue libero messi a segno dal numero 13 di Ragusa. I primi minuti vedono protagonisti Brown e Misolic che battagliano nel pitturato difeso da Ragusa. È la formazione ospite a cercare e trovare il primo strappo di gara, con una tripla che porta i siciliani a +6 a 5:40 (3-9). Farabello chiama immediatamente il time-out pee cercare di rimettere immediatamente le cose a posto. Mini-break dei gialloblù che viene compensato dai due canestri di seguito di Gaetano. Gli animi sono caldi e il palazzetto sostiene i ragazzi di casa, ma la Power non trova il bandolo della matassa. Il primo quarto finisce con un severo 13-22.

Il secondo quarto continua sull’onda della sofferenza e una Power che annaspa, peccando di lucidità e di morale. Ragusa doppia la Power (15-30) ma nel momento di maggior difficoltà i padroni di casa cominciano pian piano a prendere le misure. Una tripla della speranza di Mei risveglia la Power e con grande sforzo, la truppa di Farabello accorcia fino al -9 con un lay-up facile di Misolic su assist di Basile. Una schiacciata dello stesso Bozo infuoca il Palasilvestri portando il punteggio sul 26-33. Ragusa accusa il colpo e le percentuali dei siciliani crollano a picco. La Power si mette in scia a distanza di un solo pieno possesso grazie a tre liberi messi in fila da Bruno Duranti (32-35). Per gli ospiti è tutto da rifare. Uno “steal and dunk” di Mattia Zampa porta la Power al minimo distacco: Basile infiamma la folla, timeout Ragusa che sente la pressione di tutta Salerno, che alla fine del primo tempo si trova sotto di appena una lunghezza: 36-37.

La ripresa si apre con un parziale di 5-0 per gli ospiti a cui risponde finalmente capitan Chaves. È proprio l’argentino a riportare finalmente la parità dopo il costante vantaggio degli ospiti (42-42). Ragusa prova a rimettere la testa avanti ma il canestro risputa la palla fuori in due occasioni. Poi di nuovo il capitano con uno straordinario gioco da tre regala il primo vero vantaggio ai gialloblù. Si va all’ultima ripresa sul risultato di 50-46 per i padroni di casa, con gli ultimi due punti del quarto a firma, nuovamente, di Lucas Cháves, che in isolamento brucia il diretto marcatore e accomoda il pallone in fondo alla retina.

La Power forza Ragusa a giocare al limite, con una difesa straordinaria. La compagine siciliana torna a segnare solo dai liberi giunti a 7:15 sul cronometro. A poco vale, però, con lo stapparsi dell’attacco della Power e soprattutto del capitano, che finalmente entra davvero in partita e porta i suoi sul +10 (58-48) dopo poco più di tre minuti di gioco nell’ultimo quarto. Come successo per i gialloblù nel secondo quarto nel momento di maggior difficoltà, anche Ragusa riesce a rialzarsi con un moto d’orgoglio, favorita da una serie di errori offensivi e difensivi dei padroni di casa. Parziale di 7-0 e squadra ospite a un tiro da tre di distanza, e col vantaggio di poter giocare col bonus, già raggiunto, e poter spendere altri due falli. Ragusa si regge sulle spalle di Gaetano, che domina il pitturato contro Misolic prima e Duranti poi, e prende tutti i rimbalzi offensivi e difensivi. Il centro di Ragusa mette due liberi a 1:23 che valgono il +5 (60-65). Power messa alle corde e Ragusa che vede la linea del traguardo. Le ultime manovre offensive dei padroni di casa non sortiscono gli effetti sperati. Ragusa può festeggiare: i siciliani chiudono la serie e volano in finale. Finisce 66-71, con ultimo canestro firmato da capitan Chaves che, nonostante sia andato a corrente alternata, ha messo a referto comunque ben 23 punti.

I tabellini di gara 2

Power Basket Salerno  – Basile 4, Manisi 2, Chaves 23, Gorga n.e., Favaretto, Zampa 5, Misolic 14, Martorello n.e., Zanini, Ani 7, Duranti 8, Mei 3.

Virtus Ragusa – Brown 19, Piscetta 2, Epifani 3, Cioppa 11, Simon, Tumino n.e., Vavoli 8, Gaetano 23, Mirabella n.e., Ianelli 5.

Una grande stagione, con un presidente che fa sognare e una truppa che emoziona

L’analisi tattica, in questo caso, lascia il tempo che trova e assume minore rilevanza di fronte al quadro generale e alla sintesi di questa straordinaria stagione. Merito del presidente Luca Renis che investe, tanto e bene, nel progetto Power. L’evoluzione della squadra e dell’interesse per la squadra in quell’intervallo di tempo che va dall’inizio di quest’ultima regular season fino ad oggi, mostra in maniera inequivocabile il processo di crescita della Power. E Renis fa sognare una città e torna a far credere che si possa fare basket non solo in provincia (Scafati docet) ma anche nel Comune capoluogo. E tutto questo, nonostante lo scarso supporto ricevuto dall’Amministrazione comunale.

La squadra allenata da Daniel Farabello può ora sciogliere i ranghi. Sul viso dei giocatori, a fine partita, era palpabile la delusione del momento. Ma la sconfitta fa parte del gioco, e Ragusa ha dimostrato sul campo di essere più preparata per il salto di categoria. Ai tifosi (vecchi e nuovi) della Power, rimangono le grandi emozioni di una stagione esaltante, con la memoria della garra di Niccolò Basile, delle triple, elegantissime, di Nick Mei e Bruno Duranti, della potenza fisica di Ani e Zampa e delle loro schiacciate e, soprattutto, delle immense e infinite giocate del capitano, Lucas Cháves. Il ragazzo di Bahía Blanca ha fatto innamorare tutti, tifosi e avversari, e non di rado nelle telecronache dai palazzetti fuori Salerno, veniva celebrato come giocatore di ben altra categoria. Con questi giocatori e con un Daniel Farabello in panchina almeno fino al 2026 (fautore del vero cambio di passo a metà stagione grazie ad un nuovo sistema di gioco e nuove soluzioni tattiche) non si può che prospettare un futuro radioso per la Power Basket. Questa primavera cestistica è appena iniziata.

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