Cronaca

Fisciano, truffa per l’impianto di compostaggio: 13 indagati, c’è anche il sindaco Sessa

Il Comune di Fisciano, secondo gli investigatori, ha incamerato indebitamente il finanziamento che in parte è stato devoluto alla Fisciano Sviluppo quale onere per l'esproprio delle aree sulle quali avrebbe dovuto sorgere effettivamente il sito di compostaggio

Fisciano, è scattato un decreto di sequestro preventivo pari a 1.950.000 euro emesso dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nocera Inferiore a carico del Comune di Fisciano e della società Fisciano Sviluppo Spa. Truffa e tentata truffa aggravata sono i reati contestati a 13 indagati, tra cui anche il sindaco Vincenzo Sessa.

Fisciano: Comune truffa la Regione per impianto di compostaggio, 13 indagati

Si tratta del primo provvedimento di una complessa attività di indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica, il dottor Roberto Lenza e dal Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, il dottor Antonio Centore e riguardante la progettazione e realizzazione di un impianto di compostaggio aerobico in località Prignano di Fisciano.

Il provvedimento

In particolare, le indagini hanno portato ad emersione condotte fraudolente consumate e tentate in danno della Regione Campania atteso che al progetto sulla base del quale è stata richiesta una anticipazione pari al 10 % dell’intero importo regolarmente erogata, erano state allegate tavole planimetriche relative ad altra zona del Comune di Fisciano, con un conseguente posizionamento inesatto del sito finalizzato ad ottenere un regime procedimentale complessivamente meno stringente quanto alla valutazione di impatto ambientale (VIA) cui, infatti, il progetto è stato sottratto.

La Regione Campania, sulla scorta di tale documentale, approvava il progetto preliminare pari ad euro 19.500.000,00 ed erogava l’anticipazione pari ad euro 1.950.000,00. Il Comune di Fisciano incamerava indebitamente il finanziamento che in parte devolveva alla Società partecipata Fisciano Sviluppo quale onere per l’esproprio delle aree sulle quali avrebbe dovuto sorgere effettivamente il sito di compostaggio. Le ipotesi di reato sono contestate a tredici persone che hanno concorso con diverse condotte nella vicenda in esame.

 

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