Cronaca

Fonderie Pisano: stoccata della procura, Asl e Comune nel mirino

SALERNO. La Procura salernitana continua il suo lungo e perpetuante affondo riguardo le autorizzazioni che negli anni scorsi hanno dato la possibilità alle Fonderie Pisano di continuare la lavorazione. Dopo sette avvisi di garanzia del Nucleo ecologico dei carabinieri verso imprenditori e tecnici e al termine di altri otto avvisi avvenuti giovedì pomeriggio recapitati dalla polizia giudiziaria a dipendenti dell’Arpac (tre dirigenti e impiegati), i riflettori ricadono anche verso il Comune e l’Asl.

Pare che nel mirino ci siano anche i pareri legati ad un’eventuale corso della procedura autorizzativa fornito dall’Amministrazione comunale e dall’Azienda sanitaria. Un complesso iter svoltosi almeno in parte fra conferenze e servizi, che al termine dei sequestri permise all’impianto di andare avanti (autorizzazione integrata ambientale) concessa, secondo la Procura, e in ogni caso non rispettata.

A fine giugno c’è anche stato il sequestro notificato  e tra gli indagati vi è anche Luca Fossati, che stilò una relazione allegata all’istanza di rilascio dell’Aia ed Antonio Setaro, dirigente del settore Ecologia e tutela dell’ambiente della Regione che firmò l’autorizzazione. In queste ore c’erano stati scontri e pareri che hanno conseguentemente portato le attenzioni della magistratura.

A chiamare in causa il comune sono stati gli stessi residenti, che avevano già preparato un esposto prima dell’approvazione dei sigilli. Il comitato “Salute e vita” ha sottolineato che vi è la totale assenza delle procedure autorizzative dell’impianto. Il parere del sindaco parevo quantomeno obbligatorio e non poteva esser sostituito dal mero silenzio.

LEGGI ANCHE —> http://salerno.occhionotizie.it/cronaca/caso-fonderie-pisano-ombre-anche-sul-comune/

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio