Curiosità

La Fontana di Helvius a Sant’Egidio del Monte Albino

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. La fontana di Helvius, chiamata anche fontana di San Nicola, fu realizzata per volere del pretore di Nuceria, Publius Helvius. La fontana di San Nicola si trova in Piazza Giovanni Battista Ferraioli a Sant’Egidio del Monte Albino in Provincia di Salerno, ancora oggi è alimentata dall’acquedotto Romano Ipogeo. 

L’acquedotto di Sant’Egidio del Monte Albino risale all’età augustea, realizzato per rifornire un’antica villa romana, fondata tra il I sec. a.C.-I sec. d.C., chiamata villa Helvius. Furono i monaci benedettini provenienti da Ravello che sui resti di quella villa fondarono un monastero dedicato a Sant’Egidio, distrutto, intorno al 1438 il monastero divenne Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis sotto la quale sono ancora oggi conservati i resti dell’antica villa Helvius, studiosi ipotizzano che la villa ospitava la fontana di Helvius, oggi chiamata anche fontana di San Nicola. La fontana ha un grande valore storico, unica al mondo, scolpita in un unico blocco di marmo misura 1,83 m di lunghezza e 0,74 m di altezza. La fontana è bordata da una cornice e ai lati sono raffigurate figure del Dio Sarno.



La Fontana di Helvius

Sulla parte frontale vi è rappresentato il dio nudo coperto solo dall’himation il capo di abbigliamento dell’antica Grecia mentre si specchia in un corso d’acqua, a lato sono scolpite tre piante di papiro. Colpa del tempo, oggi, le caratteristiche facciali non sono ben definite, il naso è scheggiato, ha la barba fluente e folti capelli. Nella mano sinistra ha il corno dell’abbondanza da cui sgorga l’acqua, nella mano destra, sollevata sopra la testa, ha un velo che ricade sul braccio sinistro.


Sul lato sinistro il Dio è rappresentato seduto su una roccia, il corpo seminudo in parte coperto dal mantello è rappresentato in posa meditativa con lo sguardo verso il basso, a sinistra del Dio vi è un cane che osserva l’uomo e due lancie a forma di X.



Sulla parte destra è rappresentato il dio Nettuno o Poseidone col piede poggiato sulla prua di una nave, il tridente nella mano sinistra e un delfino alle spalle.
Il Dio Sarno rappresenta la nascita e la maturità del fiume, mentre il dio Nettuno rappresentato sulla parte che guarda Castellammare di Stabia indicherebbe il suo sbocco in mare.



Un documento risalente al 1113 cita chetra l’VIII e l’XI secolo, l’area in cui sorgeva la villa rustica divenne sede di un monastero benedettino dedicato Sant’Egidio. Nel 1231 la chiesa di Santa Maria Maddalena annessa al monastero sono di proprietà di Federico II di Svevia.

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