Cronaca

Foto hard della ex su Facebook e WhatsApp, marito geloso nei guai

PAGANI. Rischia il processo per stalking, diffamazione, violenza privata e lesioni un uomo di 49 anni, di Pagani. Secondo il Mattino, la rottura del rapporto lo aveva spinto a compiere gesti estremi verso la sua ex moglie. Non solo episodi di pura violenza, ma anche diffusione di materiale compromettente che la riguardava.
Ora

La richiesta di giudizio immediato l’ha firmata il pm di Nocera Inferiore, Bianca Rinaldi. Secondo l’accusa, tra marzo e maggio scorso l’uomo avrebbe perseguitato l’ex moglie e il nuovo compagno, condizionandone la vita e le abitudini.

Tra il materiale raccolto dalla procura, spicca un episodio su tutti, avvenuto il 1 marzo. L’uomo, dopo aver estrapolato in precedenza foto dal cellulare della ex, dove era ritratta nuda o in compagnia di altri uomini, decise di pubblicare tutto su Facebook.

Poi utilizzò WhatsApp per mostrare le foto alla figlia piccola e ai parenti dell’ex moglie. Il tutto con commenti offensivi, beccandosi una denuncia per diffamazione. Il 16 maggio invece, chiamò la sua ex al telefono dicendole – mentendo – di aver ucciso il suo compagno.

Quando lei uscì di casa, la bloccò con la forza, facendola salire in auto e colpendola con un bastone. Stessa sorte per l’altro uomo, costretto a uscire dalla sua auto e a essere picchiato sua volta. La violenza fu tale che lo stesso perse i sensi in strada. Entrambi furono ricoverati in ospedale. Ad avere la peggio fu il rivale dell’indagato, costretto ad un ricovero in neurochirurgia.

In un’altra occasione, invece, il 49enne fu denunciato per violenza privata. Con l’auto tamponò la Citroen Picasso sulla quale viaggiava l’ ex moglie con il nuovo compagno. Poi, armandosi di bastone cominciò a colpire il mezzo, minacciando entrambi con frasi durissime: «Devo toglierti i figli, devo uccidere te e quest’uomo di m che hai vicino. A stasera non ci arrivi, io ti cerco ovunque e ti massacro di botte».

Gli episodi si consumarono in diversi comuni dell’Agro, tra Pagani, Sant’Egidio e Nocera Superiore, con la denuncia e le successive indagini che portarono all’arresto del 49enne. Su di lui la Procura ritiene di avere elementi forti sufficienti a chiedere subito il processo.

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