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Gerardo Motta: «Comune in dissesto, maggioranza tace sui 23 milioni di debito. Minacce? Accuse ridicole»

BATTIPAGLIA. La risposta di Gerardo Motta ad Ugo Tozzi non si è fatta attendere. Tramite un comunicato stampa, il consigliere d’opposizione ha reso noto che «Nessuna mancanza di rispetto ai cittadini. L’abbandono dei lavori consiliari hanno un significato ben preciso: protestare contro una maggioranza consiliare sorda ed arrogante. Pertanto, la maggioranza, non può dare lezione di politica a nessuno, soprattutto,  dopo aver occupato tutte le cariche istituzionali e di garanzia. Questa maggioranza, nella seconda seduta consiliare, non ha voluto varare le commissioni consiliari, un’azione politica al limite delle prerogative democratiche dei consiglieri comunali.

Demonizzare chi non ha interessi personali, chi non ha contenziosi con l’ente, chi non ha interessi alla vendita di patrimoni immobiliari, chi non ha lottizzazioni da far riconoscere alla Giustizia Amministrativa, chi non fa il progettista a servizio dei soliti speculatori edilizi, chi non ha condanne penali, è veramente il colmo. Si agita lo spauracchio Motta al solo fine di mascherare mediaticamente l’incapacità di chi non sa risolvere le tante problematiche cittadine.  Sono solo queste le motivazioni che mi hanno spinto (assieme agli altri colleghi dell’opposizione) a lasciare l’aula consiliare. E’ ridicolo parlare di minacce ed intimidazioni quando, per tutelare gli interessi della collettività, si richiama l’attenzione dell’autorità competente all’accertamento di alcuni fatti.

Battipaglia attende di conoscere come ripianare i circa 23milioni di Euro di disavanzo finanziario. Basta con la propaganda politica. Tutti sanno che il progetto di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico valutato circa 13 milioni di euro, per il risanamento del debito, è un procedimento esclusivamente virtuale, irrealizzabile.  Mentre il mutuo 30ennale, per pagare 10 milioni di euro di debiti, ingessa ancor di più l’ente locale nelle attività di programmazione economica. Se la maggioranza consiliare non propone una soluzione, almeno un’idea, il comune di Battipaglia, in pochi mesi, verrà sicuramente dichiarato “FALLITO”».

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