Cronaca

Regione taglia fondi per 500mila euro al Giffoni Film Festival, Gubitosi: “Vale un po’ più delle Luci”

Lo aveva già annunciato il governatore Vincenzo De Luca

Un taglio di mezzo milione di euro ai fondi per il Giffoni Film Festival. La Regione Campania ha annunciato una scure sul comparto culturale che andrà a toccare anche il festival cinematografico di Giffoni Valle Piana. Lo aveva già annunciato il governatore Vincenzo De Luca, facendo riferimento ad una flessione delle risorse regionali destinate per il settore culturale come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Giffoni Film Festival, fondi tagliati dalla Regione

I dati vengono fuori dalla mole di schede e relazioni allegati al Bilancio regionale di cui si discuterà il prossimo 23 dicembre in aula. Il testo arrivato in commissione prevede una manovra di tagli legata all’aumento dell’Irpef. L’assessore Ettore Cinque, in commissione, ha spiegato: “Il disegno di legge di Bilancio è molto in continuità con gli esercizi precedenti: mantiene un profilo di grande prudenza e realismo“.

Riconfermati in Bilancio come l’anno scorso i contributi straordinari al teatro San Carlo e al Verdi di Salerno (rispettivamente 5 e 2 milioni di euro). Da una delibera emerge il taglio per il festival di Giffoni che passa da 4 a 3,5 milioni. Ancora più deciso il ridimensionamento per la fondazione Campania dei festival che passa da 4,3 a 3,5 milioni.

La reazione di Gubitosi

Dalle colonne del quotidiano Il Mattino arriva la reazione di Claudio Gubitosi, ideatore e direttore del progetto del GFF: “Non mi do pace: è colpa mia se non sono stato capace di spiegare bene quello che è Giffoni, 53 anni non si buttano al vento. Aspetto che nella ripartizione dei fondi Poc del 2023 la posizione sulle attività culturali della Campania e soprattutto su Giffoni sia rivista. Sono fiducioso. Anzi, sicuro“.

Mi hanno chiamato diverse persone facendomi notare che Giffoni, con tutta la sua storia e le sue dimensioni, vale solo qualcosa in più di Luci d’artista, che pure ho sostenuto e ammiro. E si potrebbe continuare, guardando l’elenco dei finanziamenti. Non molto tempo fa, ho chiesto scusa al mio paese per la violenza che gli ho arrecato. Forse oggi debbo chiedere scusa alla mia Regione perché sarà colpa mia se in tutti questi anni non sono stato in grado di far capire cos’è veramente Giffoni, la complessità del progetto, la capacità d’impresa, l’aver trasformato un evento in un’azienda culturale, l’aver allargato gli orizzonti. Forse proprio perché non si capisce, o non si vuole capire, siamo un problema”.

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