Cronaca

Giffoni, omicidio di Domenico Pennasilico: torna in libertà il principale sospettato

Torna in libertà il pastore Bruno De Meo, accusato di concorso nell’omicidio di Domenico Pennasilico a Giffoni Sei Casali, e di tentato omicidio nei riguardi del figlio Generoso Pennasilico.

Omicidio di Domenico Pennasilico a Giffoni: De Meo torna libero

Ad annullare l’ordinanza sono stati, ieri pomeriggio, i giudici (Sgroia, Cioffi, Zarone) del Riesame di Salerno per un vizio di forma anche se bisognerà leggere le motivazioni per comprendere fino in fondo il ragionamento del tribunale.

Nella diescussione in camera di consiglio, l’avvocato Maurizio De Feo (a difesa dell’indagato che era ricorso al riesame) aveva focalizzato l’attenzione sull’assenza – nell’ordinanza cautelare – di un’autonoma valutazione oltre al fatto, sempre secondo la difesa, che apparivano insufficienti gli elementi a sostegno dell’accusa.

L’arresto

Il 23enne era stato arrestato dai carabinieri una ventina di giorni fa: secondo le accuse, il Di Meo (in concorso con altri ancora ignoti) sarebbe il responsabile di un vero e proprio agguato avvenuto nel pomeriggio del 23 aprile scorso in località Cerzoni sui monti picentini dove la famiglia Pennasilico ha un pascolo di bovini.

I fatti

L’episodio  sarebbe scaturito in un contesto di dissidi tra pastori della zona per lo sfruttamento dei pascoli e la faida tra le due famiglie era iniziata da anni.

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