Gioco erotico, finisce in ospedale a Sarno
SARNO. Gioco erotico finisce al pronto soccorso. Nel rapporto di coppia, spesso, si cerca la trasgressione per ravvivare le sensazioni, ma il finale non sempre è a lieto fine. Il segreto fuoriesce dalle quattro mura per forza maggiore e diventa inciucio di paese, alimentando anche la corsa al lotto e l’anima dei curiosi. La disavventura è capitata ad una coppia locale, residente, secondo le voci, in una strada del centro.
Nel cuore della notte, i due hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici di turno per un imbarazzante incidente. In realtà, più che i due, è stato lui a doversi abbandonare alle attenzioni, tra le lacrime della lei. L’uomo, infatti, aveva conficcato nell’ano un barattolo di deodorante e non riusciva a farlo uscire. La dinamica dell’evento poteva essere solo una e legata alla cerchia dell’eros autolesionistico. Evidentemente, per evitare il clamore, i due le avevano provate tutte, ma il barattolo non ne aveva voluto sapere di uscirsene in alcun modo dal posto nel quale, in maniera innaturale, si era ritrovato.
La coppia, nella massima riservatezza, così, è stata costretta a rivolgersi ai sanitari, che, con stupore, hanno potuto constatare il fatto. I medici hanno provato a disincagliare l’oggetto e a liberare l’uomo con la digitazione, ma, alla fine, si sono dovuti arrendere e hanno dovuto praticare un vero e proprio intervento con qualche punto di sutura per favorire la fuoriuscita. Un’oretta circa è durata la pratica indimenticabile per chi l’ha effettuata e per chi l’ha subita.
Le lacrime l’hanno fatta da padrone negli amanti focosi non tanto per il dolore fisico, quanto, piuttosto, per l’imbarazzo della ricerca del paradiso che si è tramutato in inferno, passando dall’alcova alla corsia d’ospedale. Il singolare episodio non ci ha messo molto a fuoriuscire dal pronto soccorso e, ieri mattina, è partita la corsa al lotto, oltre che la caccia ai protagonisti della vicenda che ha creato uno scalpore incredibile. Una puntata sul terno con risatine di contorno e stupore di circostanza.
Articolo tratto da La Città
