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Oggi è la Giornata Mondiale del Sesso Orale. Ecco perché farlo

Oggi, 14 marzo, è l’International Steak and Blow Job Day, ovvero la Giornata internazionale della bistecca e del sesso orale. Sarà anche nata per scherzo negli Stati Uniti per combattere la tirannia di San Valentino, ad un mese esatto dalla ricorrenza più romantica dell’anno, ma parlare di sesso rimane una cosa serissima.

La nuova festa sta facendo impazzire i social. L’hashtag #GiornataMondialeDelSessoOrale è in cima ai trend di Twitter. Ed il senso è quello piùovvio: “riempirsi la bocca di carne”.

I benefici

Partiamo dai benefici. Come ricorda La Stampa, durante il sesso orale, sia in chi lo pratica e in chi lo riceve si producono endorfine: un rilascio ormonale in grado di combatte in tempi rapidi il mal di testa e contrastare l’insonnia.

Insomma, la scusa dell’emicrania improvvisa non regge più: meglio essere sinceri e confidare al partner quello che si gradisce. «Il sesso orale è un grande momento di intimità: non è solo un incontro fra mucose ma il preludio di qualcosa di più intimo e profondo anche sul piano emozionale», afferma la dottoressa Valeria Randone, psicosessuologa di Medicitalia.it.

«La bocca è il nostro organo di senso più sviluppato. Fin da bambini siamo portati a scoprire il mondo attraverso la suzione. E l’incontro fra organo sessuale e bocca è in grado di indurre un grande rilassamento, non solo eccitazione».

Il sesso orale resta un tabù

Nonostante tutto, il sesso orale «rimane un grande tabù: in molti lo fanno ma non lo dicono e in tanti ancora lo evitano. A fare da freno è una questione culturale che induce alcune persone a vedere l’oralità come una cosa sporca, che non è bene fare. Ma al di là di questi pregiudizi, non ci dovrebbero essere dei motivi per non farlo.

Il sesso orale è un amplificatore sensoriale, ma anche un gioco erotico, una valida alternativa alla sessualità penetrativa nonché un’esplorazione di tutti i sensi», conclude Randone.

Perché non farlo?

Perché non farlo quindi? Un motivo scientificamente provato, oltre le malattie sessualmente trasmissibili conosciute, è il Papilloma. Il sesso orale è la maggiore causa di tumori della bocca e del cavo orale. E questo virus oggi è la causa del 36% dei tumori dell’orofaringe in Italia. I più colpiti sono gli uomini che praticano sesso orale con più partner occasionali e senza protezioni. Un fenomeno in aumento, per un tumore che colpisce 12 persone l’anno ogni 100 mila abitanti. E la prevenzione rappresenta quindi l’arma più efficace.

Il vaccino contro il Papilloma

Dal 2008 è disponibile un vaccino contro il Papilloma per tutte le ragazze in età adolescenziale ma la copertura è ancora lontana da quella auspicata. E arriverà in Italia nei prossimi mesi anche il vaccino al maschile, che consentirà di contrastare il 94% dei casi di cancro orale e genitale correlati al virus. Oltre al vaccino, per proteggersi c’è sempre il preservativo, nella versione maschile e femminile, oltre al Dental dam: un «lenzuolino» in lattice da utilizzare come protezione per evitare le infezioni.

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