Economia

Gli investimenti si spostano online: scegliere un intermediario in rete

Se il mondo degli investimenti si è spostato da qualche anno a questa parte in rete, anche l’universo degli intermediari, quelli che in linguaggio economico vengono definiti broker, si è dovuto adeguare.
Oggi è possibile andare a investire in modo semplificato, navigando in rete e inserendo l’ordine che si vuole processare. Tutto da soli quindi, non è più richiesta l’intermediazione di alcuna figura professionale.

Ebbene tutto ciò ha avuto un esito diretto sul mercato del cosiddetto trading online, l’arte di investire in rete, visto che ha reso indispensabile la nascita di apposite piattaforme tramite le quali poter accedere ai mercati. Ed oggi questi broker sono tantissimi e si fanno la guerra tra di loro a suon di offerte vantaggiose per cercare di accaparrarsi più clienti possibili.

Iniziamo con il dare una definizione: un broker online è semplicemente una piattaforma web, un sito con annesso software che consente a chi naviga di potere accedere ai mercati andando quindi ad investire tramite la rete. Un meccanismo semplificato per venire incontro alle esigenze anche di chi non abbia dimestichezza nel settore.

Chi si appresta ad utilizzare tale approccio si trova di fronte ad una prima problematica: per quale piattaforma optare, dato che i broker online presenti sul mercato sono tantissimi. E qui si potrebbe aprire un trattato per spiegare i criteri da seguire, alcuni soggettivi altri assolutamente oggettivi.

Focalizzandoci su questi ultimi si deve partire da un assunto; è chiaro che chi investe online vuole, come ogni investitore che si rispetti, cercare di guadagnare. E quindi deve assolutamente preservare i propri soldi. Ed allora il primo elemento discriminante è legato alla necessità di scegliere una piattaforma sicura, dove i nostri soldi non corrano rischi.

Come fare per ottenere questa rassicurazione? Affidarsi ad un broker regolamentato e che abbia tutti i permessi in regola. Questi soggetti che appaiono come semplici portali, piattaforme online per l’appunto, sono pur sempre intermediari finanziari; di conseguenza per poter operare come broker devono sottostare ad una serie di regole e rispettare determinati requisiti.
Per quanto banale possa sembrare l’affermazione, il primo consiglio è proprio quello di affidarsi a broker in grado di offrire queste certezze. La direttiva europea di riferimento è la Mifid e va a stabilire proprio i paletti da seguire.

Si parla di un aspetto fondamentale, che non può essere tralasciato. Il primo aspetto da vagliare quando si va a scegliere una piattaforma per investimenti online. Appurato questo si può procedere con altri aspetti soggettivi e per certi versi marginali, quali ad esempio la lingua della piattaforma (prediligere assolutamente la lingua italiana); l’assistenza, possibilmente diretta quindi telefonica e via chat; il payout pagato dal broker, quindi la commissione su eventuali investimenti indovinati.

Si tratta della base per sopravvivere nel mondo del trading online e degli investimenti sul web dato che, da qualche anno a questa parte, il numero di broker è cresciuto enormemente. E tra questi si trova un po’ di tutto.

 

 

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